Figlia adottiva ridotta in schiavitù e violentata: a processo i genitori

La giovane per 15 anni avrebbe subito "violenze sessuali, anche di gruppo", anche in "un contesto di riti satanici e messe nere"

a cura della redazione
Milano

Figlia adottiva ridotta in schiavitù e violentata: a processo i genitori

Udienza preliminare fissata per il 26 settembre a Milano per la coppia di genitori affidatari accusati fra l'altro di riduzione in schiavitù perché per circa 15 anni, tra il 2000 e il 2015, avrebbero costretto una giovane, ospitata nella loro casa quando era appena maggiorenne, a subire "violenze sessuali, anche di gruppo", anche in "un contesto di riti satanici e messe nere". Una torbida vicenda sulla quale ha indagato il pm della Dda di Milano Stefano Ammendola che ha chiesto il processo per i due imputati, e che era venuta a galla quasi un anno fa. Come ricostruisce Ansa, il caso aveva avuto un iter giudiziario molto travagliato con denunce presentate dalla donna, che ora ha 41 anni ed è assistita dal legale Massimo Rossi, anche fuori dalla Lombardia.

L'interrogazione in parlamento sulla vicenda e la presunta inerzia della Procura di Siena

Stefania Ascari, deputata del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Femminicidio, ha presentato una interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia nella quale scrive che "nonostante le gravissime accuse, violenza sessuale da parte del padre adottivo, torture", nessuna "attività investigativa di riscontro sembrerebbe essere stata compiuta dalla Procura di Siena", che si era occupata della vicenda.

E il "Tribunale della Libertà di Milano avrebbe disposto l'annullamento del divieto di avvicinamento richiesto dalla Procura di Milano, sempre sulla base della presunta inattendibilità della persona offesa". Quanto accaduto, prosegue Ascari, "non è accettabile, è doveroso che le Autorità competenti facciano rapidamente luce sull'accaduto". Anche l'avvocato Massimo Rossi chiede "un'immediata ispezione alla Procura di Siena sui fascicoli riguardanti la mia assistita, che non è stata protetta: non sono state svolte tutte le indagini in relazione a quelle violenze inaudite da lei subite tra il 2007 e il 2015".

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