Milano, toto-assessori: chi dopo Tancredi? I rumors portano al Politecnico (ma non a Granata). Sale Dragone
Dimissioni per l'assessore Giancarlo Tancredi. Tra i nomi che circolano, quelli di alcuni docenti del Politecnico. Tra cui Elena Granata, ma è improbabile. Sale Dragone (ex MM)
Milano, toto-assessori: il successore di Tancredi entro mercoledì
L'ufficializzazione del passo indietro dell'assessore milanese all'Urbanistica Giancarlo Tancredi, coinvolto nell'inchiesta della procura, è giunta durante la seduta di consiglio comunale di questo pomeriggio. Aprendo la strada per l'avvicendamento in un assessorato divenuto bollente. Meno scontato appare invece oggi immaginare che le dimissioni di Tancredi possano dare il la ad un rimpasto più sostanzioso. La casella del titolare dell'Urbanistica sarà invece riempita piuttosto rapidamente. L'annuncio è atteso al più tardi mercoledì 23 luglio. Giorno di riunione di Giunta, nelle stesse ore in cui Tancredi affronterà l'interrogatorio. La Procura ne chiede l'arresto, lui sta raccogliendo materiale per la sua memoria difensiva, nella convinzione di avere sempre operato in modo corretto.
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Assessore all'Urbanistica di Milano: perchè i rumors portano al Politecnico
Il Pd ha chiesto al sindaco Beppe Sala un cambio di passo. Segnali di cambiamento che dovranno passare anche dal nome del nuovo assessore. Che dovrà essere inattaccabile. Le ricerche si starebbero indirizzando su un tecnico di alto livello. L'identikit di riferimento è una figura analoga a quella che è stata sino a qualche mese fa Franco Gabrielli, ex capo dei ghisa milanesi nominato super-consulente per la sicurezza. I rumors di queste ore convergono e portano tutti al Politecnico.
I nomi che sono circolati sono quelli di Gabriele Pasqui, docente di Politiche urbane, Matteo Bolocan, che insegna Geografia economico-politica ed è presidente del centro studi Pim, ed Elena Granata, professoressa di Urbanistica specializzata in analisi della città e del territorio. Quest'ultimo è forse il nome più suggestivo. Ma anche il meno probabile. Il motivo? Le posizioni estremamente critiche che la professoressa ha assunto rispetto alla gestione urbanistica della città. Negli scorsi giorni ha invitato la città a "darsi una calmata" e intraprendere "un detox": "L'ambizione di Milano non può essere costruire grattacieli nei cortili". Ma già a marzo aveva auspicato un "risveglio di coscienza". Insomma, più che un cambio di passo sarebbe una fin troppo clamorosa sconfessione di quanto fatto sinora. Per questo, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano, le sue quotazioni sarebbero in ribasso. Mentre salgono invece quelle di Simone Dragone, sino a poche settimane fa presidente di MM. Massimo 48 ore e si saprà.
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