Mattarella tace ma vigila sui 5 ministeri chiave. Quirinale e mosse di Meloni

Questa volta il ruolo del capo dello Stato sarà diverso rispetto a quello avuto col governo Draghi perché l'esecutivo non sarà tecnico

Politica

Quirinale, occhi puntati su: Economia, Esteri, Difesa e Interni

Le elezioni politiche si sono concluse e il risultato è stato netto. La vittoria del centrodestra a guida Meloni indirizza la scelta del futuro premier in maniera molto forte, Mattarella darà con ogni probabilità l'incarico di formare il nuovo governo alla leader di Fdi. Per questo sono già partite le trattative tra i tre partiti di destra per la scelta dei ministri. Il Quirinale - si legge su Repubblica - non ha e non può avere un ruolo attivo in questa fase. Questo è un compito esclusivo di chi sarà incaricato di formare il governo. L’esecutivo di centrodestra non sarà un governo tecnico. Non sarà un “governo del presidente” e il ruolo del capo dello Stato sarà inevitabilmente diverso rispetto a quello avuto con il gabinetto Draghi. Spetterà solo al/alla presidente del consiglio incaricata/o scegliere e selezionare i suoi ministri.

Fino ad allora - prosegue Repubblica - il ”pallino” è solo nelle mani di chi riceverà l’incarico di formare il governo. Sarà, insomma, solo di Giorgia Meloni la responsabilità di individuare le candidature ministeriali e di risolvere gli eventuali problemi della sua coalizione. Poi, certo, inevitabilmente e come è sempre accaduto, quando le selezioni saranno completate, la presidenza della Repubblica avrà il dovere di esprimere le sue valutazioni. Non è un mistero che esistono 4-5 ministeri chiave su cui l’attenzione del capo dello Stato tradizionalmente si sofferma: Economia, Esteri, Difesa, Interni. E anche Giustizia considerando che è l’unico dicastero con una specifica rilevanza costituzionale. Tra i criteri che saranno utilizzati a questo proposito ci sarà sicuramente il rispetto dei trattati internazionali.

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