Nomine, Conte piazza Bonafede al Csm. La Schlein distratta si è fatta fregare

Elly Schlein non sa proprio a quale santo rivolgersi per far funzionare la complessa macchina organizzativa del Nazareno

Di Giuseppe Vatinno
Elly Schlein
Politica

Nomine, Conte frega Elly Schlein e piazza l'ex ministro della Giustizia Bonafede in Csm

La Schlein si è fatta fregare come una polla da quel vecchio marpione di Giuseppe Conte che è riuscito a far nominare l’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede al Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, ripagando il debito di riconoscenza di quando l’ex allievo lo portò – dal nulla - al vertice dei Cinque Stelle. Il fattaccio è avvenuto a Montecitorio dove si eleggevano i componenti laici delle magistrature cosiddette speciali, come avviene del resto per i membri laici, cioè politici, del CSM.

Infatti mentre la Schlein cercava di capirci qualcosa, il Terzo Polo e i Cinque Stelle la fregavano alla grande sul tempo e si accordavano con la maggioranza. La Schlein “non li ha visti arrivare”, diciamo così, per parafrasarla. Appena appreso di essere rimasta buggerata la Schlein diventava furiosa e ha strigliato tutti, soprattutto i nuovi e sconosciuti ragazzotti: Igor TaruffiMarta Bonafoni e Marco Furfaro che lei stessa aveva messo ai vertici organizzativi.

Al Nazareno ce l’hanno tutti con la macchina interna e non solo i nemici, pure chi l’ha appoggiata come Nicola Zingaretti e Dario Franceschini sparano ad alzo zero. “Con Elly andiamo a sbattere dopo le Europee”, avrebbe confidato Zingaretti e anche Franceschini non scherza: “Con Furfaro e Corrado il 30% alle Europee lo vediamo col binocolo”. Sta di fatto che la Schlein sembra aver ereditato una Lamborghini di cui ignora completamente anche la messa in moto figuriamoci il resto.

Fa esperimenti, ingrana le marce sbagliate, si confonde, si spettina, ha forse crisi di panico, chiama la sua armocromista di fiducia ma quella è già al mare tropicale con i soldi che le ha dato. Non sa a chi santo rivolgersi per far funzionare la complessa macchina organizzativa del Nazareno.

Del resto non ha voluto aiuti da nessuno, si fa solo come dice lei e quindi poi quando i risultati non arrivano le piglia di santa ragione. Nel frattempo si è defilato pure Goffredo Bettini che ha abbandonato in fretta e furia il quartiere periferico di Centocelle (però la residenza ufficiale è ai Parioli) ed è scappato nell’amata Tailandia. Brutto segna quando Bettini scappa da Roma. E poi, oltre essersi fatta fregare da Conte, c’è l’intervista rilasciata a Vogueche è stata un solenne disastro.

Elly ha dato dimostrazione pratica di grande sprovvedutezza: tutti già l’accusavano di essere una delle peggio radical-chic dalle mani perennemente intartinate di salmone e caviale che degusta con champagne dagli attici dei centri storici quando è andata a rivelare che lei, da vera fighetta paninarissima, c’ha pure una personal shopper da 300 euro l’ora, che la consiglia sugli abiti, perché ci dà dentro di armocromia e a vedere i risultati di come si veste la Schlein, a metà tra il tenente Colombo e Tomas Milian, non deve essere proprio una gioiella dell’arte del consigliare, qualcuno l’ha definita una “pippa ar sugo” ma sono giudizi sommari da cui noi saggiamente ci dissociamo.

Ma ci pensate a Togliatti che si fa consigliare dal personal shopper? Oppure Terracini o Ingrao? Quelli si mettevano la grisaglia sovietica in giacca e cravatta e via. Alle femmine invece era riservato il tailleur. Insomma i proletari si vestivano - per rispetto - molto borghesi. Poi venne il famoso golfino di cashmere di Fausto Bertinotti e si aprì una crepa. Le scarpe fatte a mano di D’Alema buttarono giù la diga. E così ora, in tempi di liquidità, può accadere di tutto. Ma finché si vince tutto va bene madama la marchesa, i guai incominciano quando si perde e questa perde come è successo in Friuli. E quando si perde non ti fanno passare manco un pelo di capello sulla giacca figuriamoci l’armocromista.

Tags:
pdschlein