Mafia a Bari, colpito clan Strisciuglio: 121 condanne per 'Vortice maestrale'
“Vortice maestrale”, l’indagine che aveva nel mirino il clan mafioso Strisciuglio a Bari, si chiude con la condanna di 121 imputati su 135 a processo, le cui imputazioni ricalcano il cliché malavitoso: associazione mafiosa, traffico e detenzione di droga e armi, estorsioni a commercianti: Con l’aggiunta stavolta anche di lesioni e rissa nel carcere di Bari (i fatti risalgono al gennaio 2016) che coinvolse 41 detenuti con il ferimento di alcuni agenti penitenziari.
Dall’aula bunker di Bitonto, dove si è svolto il processo, la pena più alta, 30 anni, è stata inflitta a Giuseppe Misceo detto 'Peppino il fantasma'. Mentre le altre condanne pesanti - anche al di là delle richieste dei PM Iolanda Daniela Chimienti e Marco D'Agostino - fino a 20anni di reclusione, hanno riguardato i boss Vito Valentino, Lorenzo Caldarola, Alessandro Ruta, Saverio Faccilongo, Vito Catacchio e Giacomo Campanale.
21 sono stati i collaboratori di giustizia che hanno favorito la ricostruzione del quadro accusatorio, relativo ad attività illecite, per il controllo del territorio nei quartieri baresi Libertà - presidio storico del clan Strisciuglio - San Paolo, San Pio-Enziteto, Santo Spirito e San Girolamo e nei comuni di Palo del Colle e Conversano.
La Procura di Bari ha espresso "soddisfazione" per la sentenza, a cura del Gup del Tribunale di Bari, Antonella Cafagna: “Si tratta - ha dichiarato il procuratore aggiunto, Francesco Giannella, coordinatore della Dda di Bari - di un riconoscimento importante del lavoro svolto dai Carabinieri, dalla Polizia di Stato e dai diversi magistrati della Dda, sostenuto anche dal contributo della Direzione Nazionale Antimafia".