Qatar 2022: quanto costa non qualificarsi? L'Italia si gioca 100 milioni

Dopo il flop di Russia 2018 e il trionfo di Euro 2021, per la squadra di Mancini è giunto il momento della verità: non andare ai mondiali sarebbe un disastro

Di Lorenzo Zacchetti
Sport
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Contro Svizzera e Irlanda del Nord, l’Italia si gioca l’accesso ai mondiali 2022 in Qatar, un traguardo che può valere fino a 100 milioni

Quanto vale la partecipazione ai mondiali di Qatar 2022? Gli Azzurri di Roberto Mancini non giocano “solo” per la gloria sportiva, ma anche per i notevoli interessi economici che girano intorno allo sport più amato del pianeta. La nazionale campione d’Europa vanta oggi un valore commerciale di circa 90 milioni, che può salire ben oltre i 100 grazie all’accesso al torneo in programma nell’inverno del prossimo anno.

Sponsorizzazioni e premi per i risultati sportivi

I 10 milioni necessari per arrivare a “quota 100” arriverebbero grazie alla mera qualificazione, ma il bottino economico della manifestazione può salire fino a 45 milioni per chi arriverà a disputare la finale in programma a Lusail il 18 dicembre del 2022. Il vero affare, però, è rappresentato dai contratti commerciali: nonostante la mancata qualificazione a Russia 2018, la nazionale italiana ha continuato a incassare circa 35 milioni all’anno dai diritti televisivi, più 22 dal contratto commerciale con Puma (che dal 2023 sarà rimpiazzata da Adidas, con un contratto da 30/35 milioni annui).

Le perdite legate al mancato accesso a Russia 2018

Non qualificarsi al mondiale del 2022 sarebbe un autentico disastro, dopo aver mancato l’accesso all’edizione precedente, Russia 2018, per la prima volta dopo mezzo secolo! L’epic fail della squadra di Gianpiero Ventura fece piangere Gigi Buffon, ma anche i dirigenti della Figc: oltre alla perdita dei premi per i risultati sul campo, i conti azzurri vennero messi a forte rischio dalla possibilità che la Rai ridiscutesse l’accordo economico, visto il ridimensionamento della squadra, ma questo per fortuna della nazionale non avvenne. A tutti questi fattori vanno aggiunti i benefici indiretti legati alla partecipazione a un grande torneo come la Coppa del Mondo: per ogni singola gara degli Azzurri, si stima un volume di affari di circa 5/6 milioni che ricade su bar, ristoranti e in generale per le aziende che monetizzano la popolarità del calcio. Un problema non solo sportivo, quindi, ma anche di forte impatto sul PIL del Paese. Un esempio eclatante di indotto è il mercato delle scommesse, che in occasione dei mondiali può arrivare a cubare quasi 300 milioni di puntate, dei quali circa 45 solo sulle partite che coinvolgono gli Azzurri, con un beneficio di un milione per l’Erario.

Qatar 2022: il momento della verità per Mancini

Roberto Mancini ha il grande merito di aver rilanciato una nazionale che era davvero in enorme crisi al termine della gestione di Ventura. La mancata qualificazione ai mondiali aveva minato tanto le casse della Figc quanto l’autostima della squadra, sulla quale il nuovo c.t. ha dovuto lavorare prima a livello psicologico che tecnico. La storica vittoria di Euro 2021, la striscia positiva di 37 risultati consecutivi (record mondiale) e il terzo posto nella Nations League hanno proiettato l’Italia al 4° posto del ranking Fifa, ma il fascino unico del calcio è che le posizioni non sono mai consolidate: in caso di qualificazione a Qatar 2022 l’avventura azzurra potrà continuare tra motivati elogi, ma un eventuale fallimento sarebbe davvero un flop epocale.