Ue-Migranti, Fidanza (FdI- Ecr) e Bellamy (LR-Ppe)

"Dopo Ocean Viking, unire forze per affrontare flussi migratori illegali"

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"La Francia ha interesse a prevenire i movimenti secondari di migranti illegali"

Una conferenza promossa dagli eurodeputati Carlo Fidanza (FdI-ECR) e François-Xavier Bellamy (LR-PPE) dal titolo "Solidarietà, responsabilità e protezione delle frontiere. Oltre le dispute bilaterali, un approccio europeo alla migrazione", moderata dalla giornalista RAI Marilù Lucrezio, è stata ospitata oggi al Parlamento europeo a Strasburgo. Al termine dell'incontro, i due eurodeputati hanno rilasciato una dichiarazione congiunta: "Dopo la vicenda della Ocean Viking, abbiamo voluto dare un segnale chiaro: le nostre nazioni devono unire le forze per affrontare la sfida dei flussi migratori illegali. Non è parlando di un partner europeo come di un "nemico" che otterremo dei progressi.

L'Italia ha sottolineato la giusta necessità di non essere lasciata sola nell'affrontare le enormi ondate di migranti, la maggior parte dei quali irregolari. La Francia, invece, ha interesse a prevenire i movimenti secondari di migranti illegali. Se da un lato è giusto riaffermare la volontà comune di fornire protezione ai rifugiati che fuggono da guerre e persecuzioni, secondo le convenzioni internazionali, dall'altro è evidente che le politiche attuate finora hanno incitato i migranti economici a mettere a rischio la propria vita nelle mani dei trafficanti - più che proteggere le persone in reale stato di bisogno.

È quindi necessario concentrare l'azione dell'UE su nuove e più efficaci linee d'azione per proteggere le frontiere europee. Scoraggiare le partenze attraverso accordi bilaterali che responsabilizzino le autorità locali nella lotta ai trafficanti di esseri umani; sostituire i centri di detenzione libici, dove spesso avvengono violazioni dei diritti umani, con centri di identificazione sotto la supervisione di organizzazioni internazionali in cui distinguere i meritevoli di asilo dai migranti economici; concludere accordi bilaterali per il rimpatrio dei migranti irregolari; responsabilizzare gli Stati di bandiera per le operazioni SAR e impedire che l'azione delle ONG funga da "fattore di attrazione" per la migrazione illegale; rafforzare Frontex e la sua azione di sostegno agli Stati membri nella protezione delle frontiere esterne; adottare una strategia onnicomprensiva per l'Africa, con particolare attenzione ai Paesi di origine e di transito dei flussi migratori. Il piano in 20 punti presentato dalla Commissione europea in vista del Consiglio Affari interni di venerdì prossimo sembra andare nella giusta direzione, ma speriamo che si passi finalmente dalle parole ai fatti".

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