Altro

Adinolfi: "Ora per Meloni adeguarsi o cadere. Liste alternative dovevano unirsi, paghiamo egoismi"

 

(Agenzia Vista) Roma, 26 settembre 2022 Mario Adinolfi, capolista non eletto di Alternativa per l’Italia al Senato, spiega così la deludente perfomance elettorale della sua lista: “A chi profetizzava ‘zero voti’ rispondiamo ringraziando le decine di migliaia di italiani che ci hanno scelto tra tutti, nella difficoltà di una presenza a macchia di leopardo che per via della raccolta firme a Ferragosto ha fortemente ridotto la nostra base elettorale potenziale. Sull’Italia tutta sarebbero stati centinaia di migliaia di voti. Anche per questo avevamo spiegato che le forze dell’alternativa dovevano unirsi, ma Gianluigi Paragone e Marco Rizzo hanno preferito coltivare i loro personali orticelli. Se ci avessero ascoltato (e abbiamo insistito davvero molto) ora festeggeremmo tutti insieme l’ingresso in Parlamento. Giorgia Meloni celebra una vittoria clamorosa, tutte le forze che hanno sostenuto il governo Draghi sono state punite, il M5S facendolo cadere si è conquistato una rendita di posizione. Il nostro percorso di battaglia sui principi non negoziabili continua, vigileremo affinché non conquisti spazio la cultura della morte o la negazione della famiglia naturale secondo dettato costituzionale. Gli iscritti al Popolo della Famiglia si ritroveranno come sempre per discutere, ma personalmente garantisco che la linea politica aggregativa continua perché noi siamo in campo come furono in campo i radicali pannelliani per mezzo secolo: alle elezioni politiche non superarono mai il 3%, alcune volte si allearono ad altri e alcune volte no, ma avevano chiare le battaglie sui principi da intraprendere per cambiare l’Italia e ci sono riusciti. Su principi che sono evidentemente opposti noi faremo lo stesso e saremo sempre riconoscibili per questo. Alcune volte avremo zero voti, altre come oggi decine di migliaia, altre ancora centinaia di migliaia o milioni. Ma noi andiamo avanti con la nostra chiara identità e con un traguardo di verifica interna che è fissato con il congresso nazionale del 2024, che terremo dopo le elezioni europee di primavera. Fino ad allora chi vuole venire a dare una mano nell’unica trincea che politicamente c’è sempre a difesa dei principi non negoziabili, si aggreghi a noi. Chi ha tempo da perdere, vada altrove”. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev agenziavista.it