Culture

Il gallerista perduto: Vezzoli e Calabro tornano a Villa Iolas

 

Milano, 26 set. (askanews) - La storia, dimenticata, di un grande collezionista e della sua villa, che torna in vita grazie alla collaborazione tra un brillante gallerista milanese e un artista di primo piano. "Casa Iolas - Citofonare Vezzoli" è il progetto che la galleria Tommaso Calabro presenta nei propri spazi, con l'ottimo Francesco Vezzoli nel ruolo di curatore: un omaggio al mercante d'arte greco Alexander Iolas, amico e sostenitore di alcuni dei più importanti artisti del suo tempo, e alla sua casa di Atene, Villa Iolas, dove si potevano ammirare opere di Max Ernst e William Copley, di Paul Klee ed Ed Kienholz, di de Chirico e Fontana."Con Francesco Vezzoli per questa mostra - ha spiegato Tommaso Calabro ad askanews - abbiamo deciso di ricostruire l'atmosfera di questa villa, andando a ricostruire nella mia galleria in piazza Sansepolcro a Milano quella che era l'atmosfera che si viveva nella sua abitazione fuori Atene. Ci sono opere di 24 artisti, tutti coloro che collaboravano con Iolas, artisti surrealisti americani, italiani e francesi, e accanto a questo abbiamo allestito del mobilio che secondo noi si confaceva bene al gusto estetico di Alexander Iolas, concludendo il tutto con delle installazioni specifiche di Alessandro Vezzoli".La mostra gioca proprio sui diversi livelli del racconto che viene messo in scena: da una parte le opere raccolte da Iolas, che in un certo senso già contengono una significativa fetta del secondo Novecento, dall'altra gli arredi, che, in linea per esempio con la lezione di un Kienholz, ricostruiscono ad arte l'atmosfera della villa ateniese. E poi, naturalmente, i lavori di Vezzoli stesso, che interpreta, immagina, costruisce una cornice nella quale poi decide di apparire nel ruolo di se stesso, con i suoi più classici stilemi, in un certo senso, come diceva David Foster Wallace, ben nascosto in piena vista."Casa Iolas - Citofonare Vezzoli", secondo capitolo di un progetto dedicato ai galleristi dimenticati del secolo scorso, è aperta al pubblico da Tommaso Calabro fino al 16 gennaio del 2021.