Culture

Sarah Lucas a Milano, un bagno diurno per riscrivere l'arte

 

Milano (askanews) - Traffici di corpi, desideri repressi o inespressi, a volte dolore, a volte un momento di pace e di ristoro. Le mura dello storico Albergo Diurno Venezia in piazza Oberdan a Milano grondano di storie di vita, le stesse che prorompono con forza dal lavoro di Sarah Lucas, l'artista britannica che la Fondazione Trussardi ha chiamato per un intervento site specific che dà vita alla tre giorni dell'esposizione "INNAMEMORABILIAMUMBUM", in occasione di miart 2016."Ho semplicemente portato con me alcuni dei miei soliti materiali - ci ha detto l'artista - senza avere prima un piano. Mi interessava il modo in cui i miei lavori avrebbero interagito con quanto c'era in questo spazio. Non ci ho pensato troppo, semplicemente l'ho fatto".L'esposizione, che letteralmente invade con le tematiche classiche della produzione di Sarah Lucas lo spazio dell'antico albergo riaperto dal Fai, è curata, insieme a Vincenzo de Bellis, da Massimiliano Gioni, che ricorda così il debutto del progetto: "Lei dice scherzando che l'ho chiamata e le ho detto 'Ho un bagno pubblico, vieni a farci qualcosa', in realtà era un po' più complicato. Quello che pensavo nei giorni passati è che 99 anni fa un signore di nome Marcel Duchamp ha preso un pisciatoio e l'ha trasformato in una fontana, quindi la storia dell'arte moderna nasce in bagno e, lo dico come provocazione, ma di sicuro quando Sarah si impossessa dello stesso vocabolario, usa toilette che non a caso non sono più toilette per soli uomini, ovviamente sta riscrivendo la storia dell'arte da una prospettiva femminista".Una prospettiva che, da sempre nel lavoro di Lucas, prende le forme, a volte grottesche, di una forte denuncia del machismo della società. Nelle sculture e negli interventi si percepisce la sovrapposizione di ruoli e generi, e nelle piccole stanze del Diurno Venezia si immagina che possa accadere di tutto.Per ora accade la mostra "INNAMEMORABILIAMUMBUM" e il vicepresidente del Fai Marco Magnifico lascia aperte tutte le possibilità per il futuro: "Che tipo di restauro vogliamo fare? Non lo sappiamo. Intanto c'è questa botta molto forte di Sarah Lucas grazie alla Fondazione Trussardi. Ora facciamo un concorso tra giovani architetti per vedere che idee vengono fuori, poi decideremo cosa fare".Prima di lasciare il sotterraneo e tornare a "vedere le stelle" in superficie abbiamo chiesto a Sarah Lucas come ha trovato Milano. "E' piacevole essere qui - ci ha risposto - la gente sembra davvero curiosa e interessata, ieri guardavano i miei Flying eggs in strada, oggi molti si affacciano qui sotto. C'è una buona atmosfera".