Spettacoli

Cannes, Bellocchio: "Rapito" storia italiana, Spielberg rinunciò

 

Roma, 23 mag. (askanews) - Ad un anno da "Esterno notte" Marco Bellocchio è tornato a Cannes in concorso con "Rapito", interpretato da Paolo Pierobon, Barbara Ronchi, Fausto Russo Alesi, nei cinema italiani dal 25 maggio. Ispirandosi ad una vicenda realmente accaduta, il regista ci porta nella Bologna di metà Ottocento, quando uno dei figli della famiglia ebrea dei Mortara venne sottratto ai genitori per volere del Papa Pio IX che voleva educarlo secondo la religione cattolica. Una vicenda che suscitò uno scandalo internazionale, a cui Bellocchio era interessato da vari anni e da cui anche Spielberg voleva trarre un film."Erano venuti tutta una serie di suoi collaboratori in Italia, a fare dei sopralluoghi, avevano fatto anche molti provini ad alcuni attori, alcuni attori dicevano: io sono stato scelto" racconta Bellocchio. "E seppi che Spielberg si era interrotto. Il perché non lo so, ma sicuramente questa è una storia italiana".Nel film emerge come in quegli anni si affermavano ovunque principi liberali, e quel rapimento rappresentò la volontà di un'autorità ormai agonizzante di resistere al suo crollo. In questo senso il film può essere considerato un film universale, che parla anche di oggi. "Tutto ti fa pensare, no? Però io aspetto la risposta. Noi abbiamo fatto una cosa. Adesso vediamo: attendo una risposta" conclude il regista