Coronavirus, "traditori" i medici no vax? "Meglio l'appello gentile del Colle"
La lettera di Luciano Cifaldi, oncologo e segretario Cisl Medici Lazio che replica alle accusa di diserzione per i medici che non vogliono vaccinarsi
Michè, il giorno dopo, pur con qualche dubbio residuo, ho dato la mia disponibilitá a vaccinarmi. E l’ho fatto. Peró, vedi Michè, non è che noi camici bianchi, che continuiamo a pagare un prezzo molto alto in termini di vite umane, possiamo accettare di essere trattati come deiezioni oppure essere definiti eroi quando andiamo in prima linea a combattere il virus indossando mascherine fasulle, inutili, taroccate. Vedi Michè, io continuo a fare il medico con passione nonostante percepisca che il clima verso i camici bianchi è cambiato davvero, e in peggio purtroppo. Dalle aggressioni fisiche alle aggressioni epistolari di chi, come te Michè, potrebbe usare meglio quel ruolo di opinionista che ti sei costruito nella tua lunga carriera.
Informa Michè, convinci gli scettici, argomenta, non ridurti ad appellare noi medici in maniera inutilmente offensiva. Michè per queste cose bastano i saputelli e i prezzemolini televisivi che dicono tutto e il contrario di tutto. E comunque Michè tu hai scritto “l’elogio dell’interismo sereno e mai rassegnato”, io sono interista, sono sereno ma non mi rassegno quando leggo le cosacce che in questo periodo anche le migliori menti scrivono su noi medici. Non volermene Michè. Io continueró a leggerti, magari un pochino meno, perchè sono convinto che hai giá superato il momento di disagio e di rabbia che ti ha portato a scrivere quelle cose."
*Oncologo e segretario generale Cisl Medici Lazio
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