Coronavirus
Coronavirus, Vaia: "Variante inglese?Non si individua con il normale tampone"

Il direttore dello Spallanzani: "Una volta riscontrata la positività, serve un sequenziamento ulteriore del virus"
Coronavirus, Vaia: "Variante inglese?Non si individua con il normale tampone"
Il Coronavirus non molla la presa sull'Italia e sul mondo. Adesso a preoccupare oltre all'alto numero di contagi, all'affollamento negli ospedali e nei reparti di terapia intensiva e all'impressionante quantità di decessi giornalieri, si è aggiunta la "variante inglese". Il genoma del virus che si è modificato. E dall'Istituto Spallanzani, l'ospedale che ha in cura il presunto caso 1 in Italia, arriva un chiaro messaggio. "Il tampone molecolare - spiega il direttore Francesco Vaia - non basta per l’individuazione della variante ma serve una lavorazione più complessa. Bisogna procedere a un sequenziamento specifico. Il cittadino italiano è assolutamente asintomatico. Sta bene. E' in isolamento domiciliare nella sua abitazione. Intanto sono cominciate le indagini sierologiche e di laboratorio. Se necessario proseguirà tutto il corredo di approfondimento diagnostico previsto. Per avere la conferma che si tratti della variante occorrono alcuni giorni per la lavorazione".
"Subito dopo l’estate - prosegue Vaia al Corriere - il ceppo predominante in Europa, compresa l’Italia, è stata una variante probabilmente introdotta dalla Spagna. I virus mutati sono comunque un’evenienza che si è già verificata in questa pandemia, portando all’avvicendarsi dei ceppi predominanti in vari periodi e in vari territori. È verosimile che in futuro si possano verificare altre varianti che saranno da sorvegliare con attenzione per verificare i cambiamenti di rilievo del virus. La variante non mette in dubbio la validità del vaccino. Perché per come è stato pensato e sperimentato dovrebbe proprio arrivare a coprire tutte le varianti".