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Coronavirus
Covid, i nuovi colori delle Regioni: Valle d'Aosta rossa, Sardegna arancione

Il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 3 maggio. È in area rossa la regione Valle D’Aosta. Sono in area arancione le regioni Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna (che lascia quindi il rosso). Tutte le altre regioni e province autonome sono in area gialla.

L'esito del monitoraggio, dunque, ha portato a solo due cambi di colore rispetto alla settimana scorsa: le due regioni che, in base ai dati, sembravano in bilico sono rimaste nelle fasce di rischio dov'erano già: la Campania, pur con un Rt superiore a 1 (ma un rischio basso) rimane in giallo, mentre la Puglia resta in arancione dopo aver sperato nella "promozione" in zona gialla.

Questo quindi il nuovo quadro dell'Italia "a colori" a partire da lunedì 3 maggio:

  • Zona rossa: Val d'Aosta.
  • Zona arancione: Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna.
  • Zona gialla: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, PA Bolzano, PA Trento, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto.

Covid,  da lunedì 14 regioni in giallo, cosa si può fare?

Dal 3 maggio cinque regioni saranno in zona arancione e solo la Valle d'Aosta sarà in rosso. Il resto d'Italia sarà in giallo. Il che equivale a poter mangiare al ristorante (ma solo all'aperto) sia a pranzo che a cena, e frequentare cinema e teatro, a giocare a calcetto o comunque praticare tutti gli sport all'aperto. E a frequentare le lezioni in classe. A eccezione delle Regioni ancora 'arancioni' e della 'rossa' Valle d'Aosta, dove restano le restrizioni e continuano quindi le chiusure, il resto del Paese prova a condurre una vita semi-normale. Almeno fino alle 22, ora in cui scatta il coprifuoco.

Cosa è consentito fare? Nelle Regioni gialle sono sempre permessi gli spostamenti in entrata e in uscita dai territori, ma fino al 15 giugno è possibile un solo spostamento una volta al giorno verso un'abitazione privata, in un massimo di 4 persone oltre ai minorenni (fino a 18 anni) sui quali si esercita la responsabilità genitoriale. Aperti ristoranti bar, pub, gelaterie, pasticcerie "con consumo al tavolo esclusivamente all'aperto, anche a cena" nel rispetto degli orari del coprifuoco e dei protocolli di sicurezza: il rientro a casa deve avvenire entro le 22 e prevede maggiori controlli proprio nei locali, per il rispetto delle norme anti Covid, e nelle zone della movida per evitare assembramenti.

Nei ristoranti si potrà mangiare al chiuso (anche se solo a pranzo) dal 1 giugno, non prima. Aperti anche i musei e da una settimana è possibile, dopo mesi di chiusure, assistere a spettacoli in sale teatrali, da concerto, cinema, live club e in altri locali o spazi anche all'aperto: obbligatoria la prenotazione dei posti a sedere e il rispetto di un metro di distanza tra gli spettatori (a eccezione dei conviventi). La capienza non può essere comunque superiore al 50% di quella massima autorizzata e non possono esserci piu' di mille spettatori all'aperto e 500 al chiuso. Sul fronte dello sport, si possono praticare tutte le discipline all'aperto, anche di squadra e di contatto, ma senza poter utilizzare gli spogliatoi. Per le piscine, all'aperto, bisognerà aspettare il 15 maggio mentre per le palestre il 1 giugno.

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