Coronavirus
Treviso, sindaco senza Green Pass apre un ufficio-gazebo accanto al municipio

Non sono un no vax ma il vaccino deve essere scelta responsabile", ha detto il primo cittadino
Riccardo Szumski, sindaco di Santa Lucia di Piave, per aggirare l'obbligo di Green Pass ha aperto un ufficio in un gazebo accanto al mucipio
Il 15 ottobre diventa obbligatorio esibire il Green Pass per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato. Per aggirare il provvedimento il sindaco di Santa Lucia di Piave (Treviso), Riccardo Szumski, ha deciso di aprire un ufficio in un gazebo posto a lato del municipio. L'uomo, oltre a non volersi sottoporre al vaccino Covid e al tampone ogni due giorni, è anche medico fautore delle cure domiciliari precoci.
"Non sono un no vax, – ha dichiarato Szumski a Il Messaggero- ma ritengo che la vaccinazione debba essere una scelta responsabile. Io non mi sono vaccinato, ma non dico ai miei pazienti di non vaccinarsi, confrontiamo assieme i pro e i contro della vaccinazione per ognuno, e io la vaccinazione la faccio a chi me la chiede. Ma, per quanto mi riguarda, voglio essere libero di poterla fare o no. Non vado in piazza a gridare ‘no vax’, - ha aggiunto - ma chi va in piazza non può essere considerato un delinquente, mi sembra che nel nostro Paese sia garantita la libertà di espressione".
Szumski per le sue posizioni radicali sul tema delle vaccinazioni è stato richiamato più volte dall'ordine dei medici di Treviso. "Una scuola del Friuli ci ha evidenziato un certificato di esenzione per un’insegnante firmato da Szumski. - ha dichiarato il direttore generale dell'azienda sanitaria, Francesco Benazzi - Non si può fare: i medici vaccinatori possono firmare certificati di esenzione solamente per i propri assistiti, non per altri".