Un social network per cuochi e foodies: si fa la cena "al buio"
Cena a casa di un grande chef. I commensali non si conoscono tra loro. Per mangiare occorre mettere le mani in pasta. Siamo a New York e lo chef è l'italiano Giuseppe Marrone, che tra i suoi maestri vanta nomi del calibro di Alain Ducasse.
Stasera ha preparato una cena per Jennie e altri buongustai, che lo hanno contattato grazie a CookApp, una sorta di social network nato in Argentina per foodies che hanno voglia di socializzare davanti a un buon piatto: "E' una cosa diversa, è interessante, è una cosa nuova per me - dice Jennie - non l'avevo mai sentito prima. E' un'avventura con buoni prodotti".
"Adoro insegnare alla gente la mia cultura - dice Marrone - perchè penso che le persone dovrebbero conoscere il vero cibo italiano, non quei piatti finti che si trovano in alcuni ristoranti qui a New York".
Dopo il debutto in Argentina nel 2013, CookApp è ora sbarcata a New York dove il melting pot culturale e gastronomico ben si presta a questo tipo di offerta: "E' un buon modo per farsi nuovi amici consumando un buon pranzo" dice Federico. "La cucina di casa è meglio di quella di qualsiasi ristorante - aggiunge Roberth - perchè c'è un ingrediente che nessuno di loro può aggiungere: l'amore".