Fashion week: Alberta Ferretti s'ispira a Venezia e all'opera di Boldini - Affaritaliani.it

Costume

Fashion week: Alberta Ferretti s'ispira a Venezia e all'opera di Boldini

Alberta Ferretti: l'A/I 2017/18 si ispira a Venezia e all'opera di Boldini

di Maura Babusci

Le immagini di Venezia e i ritratti delle donne di Giovanni Boldini ispirano l'autunno/inverno 2017/18 di Alberta Ferretti. La stilista, introducendo le proprie creazioni presentate a Milano in occasione della Settimana della Moda, ha tenuto a sottolineare: «Oggi è ancora più importante che in passato rendere riconoscibile la propria specificità. Questa collezione è una mia dichiarazione d’amore per l’Italia, per la sua cultura e per il mio lavoro. Sono sempre di più convinta che attraverso la moda che scelgono, le donne possano e debbano raccontare la propria personalità». Ha inoltre aggiunto: «Sono partita da una riflessione su quello che sta accadendo nel mondo e mi sono resa conto di come, in realtà, non ricordiamo mai abbastanza di quanto sia bello il nostro Paese, come non siamo mai abbastanza fieri di essere italiani. Ho voluto valorizzare le bellezze dell’Italia attraverso le immagini di Venezia, con la sua straordinaria ricchezza decorativa e le sue atmosfere cariche di mistero, costruendo un’immagine femminile dall’aspetto romantico e dalla personalità innovatrice, come lo erano le donne ritratte da Boldini. È nato il racconto di un sogno che si trasforma in una realtà condizionata solo dalla forza straordinaria della bellezza».

La città lagunare rivive in passerella attraverso la raffigurazione su stoffa di calli e canali, la regalità del Leone di San Marco è trasposta in ricami dorati, orecchini e pendagli riproducono il Moretto. Paesaggi e simboli di Venezia, stampe e decori, convivono sugli abiti di chiffon con effetto dipinto, sulle cappe ricamate in oro come sul mantello con rivestimento interno di breitschwanz a righe bianche e blu. La città non manca di affermare la sua influenza estetica nelle creazioni a pigiama di velluto stampato o sui cappotti in stile marinaro, nella sovrapposizione di maglie dipinte a mano, sugli abiti di chiffon con pizzi e intarsi o nella sopraveste in velluto impreziosita da ricami. Il riferimento è chiaro, è voler definire i contorni stilistici di una figura femminile che nutre il suo fascino del suo mistero. Un tratto che accomuna la Serenissima e le donne di Giovanni Boldini.

In omaggio al pittore, che ha fatto del carisma femminile il suo racconto iconico, sfilano abiti ornati  o costruiti solo con piume, creazioni che avvolgono e sottolineano in modo armonioso forme e figura. Come le donne di Boldini erano descritte con pennellate brevi e decise, capaci di restituire la bellezza e l'eleganza, ma anche la mutevolezza e ricchezza degli sguardi, di volta in volta irrequieti, languidi, superbi o malinconici, così la moda di Alberta Ferretti vuole affermare uno stile dotato di un romanticismo senza tempo, comunque capace di rinnovarsi e reinventarsi a ogni collezione. Una visione della donna composita che esalta i tratti di genere, ed esprime la voglia di piacere, senza mai rinunciare a un’affermazione decisa del carattere. La silhouette, fra fluidità delle stoffe e rigore del taglio, enfatizza il mistero del racconto, lo rende reale, mentre disegna, in un'atmosfera sognante, una moda che esprime personalità e una grande riconoscibilità.