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Costume
Coronavirus, la solidarietà delle aziende. Da Armani 1,25 mln agli ospedali
Credit: Sgp

Armani ha preso parte attiva alla lotta al coronavirus donando 1 milione e 250mila euro, per supportare la Protezione Civile e gli ospedali Sacco, San Raffaele e Istituto dei tumori di Milano e lo Spallanzani di Roma.

Nei giorni scorsi era già arrivato l’aiuto di Esselunga, con una donazione di 2 milioni e mezzo di euro a favore di diversi ospedali italiani. Lo Spallanzani di Roma, il San Matteo di Pavia, il Sacco e il Policlinico di Milano, il Papa Giovanni XXIII di Bergamo, il Guglielmo da Saliceto di Piacenza.

"Non possiamo stare fermi a guardare la difficoltà e la preoccupazione generale causata dalla diffusione del Covid-19. Ognuno deve fare la sua parte", aveva annunciato Sami Kahale, ceo della società fondata da Bernando Caprotti. Le misure prese dall’azienda non si fermano qui: per tutti i collaboratori dei negozi Esselunga è stato programmato un intervento straordinario di welfare del valore di 150 euro a persona; per i clienti over 65 è prevista la consegna gratuita della spesa a domicilio, mentre a supporto dei fornitori è stato potenziato l’accordo con Unicredit per mettere a disposizione 530 milioni di affidamenti destinati alle anticipazioni di pagamento dei crediti commerciali. Anche i clienti potranno fare la loro parte: ogni 500 punti Fi’daty utilizzati, infatti, Esselunga donerà 5 euro agli ospedali coinvolti nel progetto.

Anche Eurospin, altro supermercato italiano, ha donato 100 mila euro da dividere tra gli ospedali Spallanzani di Roma e Sacco di Milano.

Le banche in prima linea contro il coronavirus

Dalla finanza, l'aiuto più comune è arrivato con agevolazioni per gli abitanti delle zone rosse, cominciando dalla sospensione dei pagamenti delle rate di rimborso dei finanziamenti a famiglie e imprese in difficoltà. Così Ubi Banca e Bnl gruppo Bnp Paribas.

Intesa Sanpaolo, prima banca italiana, aveva già annunciato la donazione di 100 milioni di euro per rafforzare le strutture di terapia intensiva, portando i posti letto da 5.000 a 7.500, ma anche per creare ospedali da campo e acquistare apparecchiature mediche.

Unicredit, che ha illuminato il suo grattacielo con il tricolore, ha donato, con la Unicredit Foundation, un totale di 2 milioni di euro alla Protezione Civile per comprare mascherine, materiale sanitario e dispositivi medici.

Nel campo assicurativo, Unipol ha esteso gratis le polizze sanitarie e messo a disposizione la sua centrale operativa (UniSalute), aperta 24 ore al giorno. Allo stesso modo, Reale ha allargato le coperture alle quarantene.

Le telecomunicazioni: agevolazioni per gli utenti isolati dal coronavirus

I colossi delle telecomunicazioni si sono attivati per aiutare i clienti a lavorare e comunicare in queste settimane difficili. Vodafone ha offerto agli utenti delle zone rosse giga e minuti illimitati per tenersi in contatto con i propri cari. Per i clienti business, invece, è scattato un mese di giga illimitati. Azioni simili da Tim, che ha previsto anche pacchetti specifici per la rete fissa dei residenti nelle zone sottoposte a restrizioni a causa del coronavirus. Marzo gratuito anche per i contenuti di Timvision, la televisione del gruppo telefonico, e niente canone per due mesi per il Tim Smart Work, il pacchetto di servizi per supportare tecnologicamente il lavoro a distanza. Wind Tre ha invece attivato un bonus da cento giga di traffico e sospeso i solleciti di pagamento per i morosi.

Anche l’azienda cinese Xiaomi annuncia di voler fare la sua parte, donando una grande quantità di mascherine alla Protezione Civile.

Lo sport sostiene la lotta al coronavirus

Il mondo del calcio è stato molto colpito dai provvedimenti causati dall’emergenza coronavirus ma ha voluto comunque offrire il suo contributo. Steven Zhang, presidente dell'Inter, che era stato molto critico sulla gestione dell'emergenza da parte della Lega Calcio, ha donato 100 mila euro all’ospedale Sacco di Milano. Anche il Parma ha compiuto una donazione all’Ospedale Maggiore della propria città, mettendo a disposizione un iban per i tifosi e chiunque voglia contribuire.

Le aziende locali

Acquaflex, azienda del milanese, produrrà gratuitamente 20 mila flaconi detergenti per la Croce Rossa e i comuni di Rho, Cornaredo, Gaggiano e Milano. AngeliniPharma, la casa farmaceutica dell'Amuchina, ha messo a disposizione 40 mila flaconi di gel per le mani a Lombardia e Veneto, oltre a donazioni alla Protezione civile.

L'Eni e la Farmac Zabban di Calderara di Reno hanno fornito gratuitamente delle mascherine sanitarie alla Protezione Civile, mentre la Canovi Coperture Srl ha donato alla Regione Emilia-Romagna 500 mascherine di tipo FFP3, quelle con protezione massima, indispensabili barriere al coronavirus. Le Industrie De Nora hanno dato alla Protezione Civile in comodato gratuito quattro sistemi elettrochimici per la produzione di cloro a Codogno.

Le donazioni internazionali

Anche la comunità cinese è in prima linea nell’aiuto alle zone rosse italiane e nella lotta al coronavirus. La Fosun Foundation di Shanghai ha donato al Comune di Milano circa 5 mila mascherine. Sempre a Palazzo Marino, l'intera comunità cinese cittadina, in particolare l'Unione generale delle scuole di lingua cinese di Milano, ha donato 30 mila mascherine a 4 veli, altre di tipologie più sofisticato e altrettanti guanti monouso.

 

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