Crisi di nervi in ufficio (e fuori)? I 4 esercizi per non scoppiare
Bastano pochi minuti perché lo stress esploda in ufficio. Una parola di troppo dei colleghi, un'osservazione del capo, una telefonata di un fornitore... In breve la pressione sale alle stelle, il respiro si fa corto, la mente offuscata. Ecco quattro esercizi da applicare proprio mentre ci si sente sull'orlo di una crisi di nervi. La regola di base? Mettere distanza, in senso fisico e mentale.
Lo stress è un processo d'adattamente normale e positivo dell'organismo che ci permette di concentrarci e motivarci per rispondere a ciò che ci arriva. Ma, quando è troppo, il cervello va in cortocircuito e non riusciamo più a ragionare efficcemente. A suggerire le 'astuzie' per non entrare nella zona rossa è Anne Lebrun, sofrologa, dalle pagine del quotidiano Le Figaro. Che cos'è la sofrologia, innanzitutto? Questo neologismo - composto dalle parole greche SOS armonia – FREN mente – LOGOS studio) - è una tecnica per il benessere personale elaborata negli anni ‘60 da Alphonso Caycedo, neuropsichiatra, con la collaborazione di un team di psicoterapeuti, psichiatri, stomatologi, odontoiatri, ginecologi.
PRIMO ESERCIZIO - METTERE DISTANZA
Disconnetere la mente, staccare il cervello, alzarsi e allontanarsi. Questa è una tecncia che funziona se applicata regolarmente, come prevenzione più che come pronto intervento. Se sapete concentrarvi su voi stessi e indirizzare la vostra consapevolezza interiore, saprete mettere la giusta distanza in un momento di crisi. Cominciate ad abituarvi, per esempio, a non volere risolvere un problema a tutti i costi quando il cervello è incapace: solo la diminuzione dello stress permette una nuova e più costruttiva riflessione. Quindi, lungo l'arco della giornata fate delle pause concentrandovi su una canzone o facendo una telefonata piacevole. Nel momento critico allontanatevi nel vero senso della parola, andando alla toilette o facendovi un caffè in corridoio.
SECONDO ESERCIZIO - RESPIRAZIONE ADDOMINALE
La respirazione addominale ossigena il cervello e permette di ritrovare la campa per affrontare il resto della giornata. Seduti sulla sedia, piedi a terra, bacino e schiena incollati allo schienale, testa dritta. Mettete le mandi sull'addome e fate qualche respiro inspirando dolcemente e profondamente dal naso, concentrandovi sul flusso di aria fredda che scende fino ai polmoni. Poi espirate lungamente dalla bocca concentranodvi sull'aria che esce attraverso le labbra. Ripetete più volte finché sentirete di stare meglio.
TERZO ESERCIZIO - ESPIRAZIONE LUNGA
Imparate ad espirare lentamente, metteteci il doppio del tempo che impiegate per inspirare.Così si favorisce la respirazione profonda e si ritrova in particolare la respirazione addominale, che serve a calmarsi. Stando seduti sulla sedia, inspirate dolcemente per quattro secondi (in media), gonfiate la pancia, trattenete il respiro due secondi e poi espirate per otto secondi, fino a contrarre i muscoli addominali. Rimanete così, con i polmoni vuoti, per due secondi.
QUARTO ESERCIZIO - IRTER (INSPIRARE, TRATTENERE, TENDERE, ESPIRARE, RILASSARSI)
Scegliete se fare questo esercizio in piedi alla toilette (consigliato) oppure allungandovi sulla sedia in ufficio. Chiudete gli occhi. Inspirate, bloccate il respiro, alzate le braccia sopra la testa e contraete tutti i muscoli del corpo, faccia inclusa (non preoccupatevi delle smorfie). Trattenete e poi rilasciate tutto, espirando e allentando la tensione. Riposatevi, ascoltate vostra respirazione, concentratevi sulle sensazioni risvegliate nel vostro corpo da questo esercizio. Aprite gli occhi e tornate al vostro posto. Se questo esercizio di tensione è troppo difficile, rimpiazzatelo con uno o più stiramenti.
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