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Costume
Digital food, rivoluzione rosa: le donne da tenere d'occhio

Cibo e tecnologia: un binomio vincente. La febbre culinaria incontra il web e nascono le start-up che rivoluzionano la food conncestion. Un fenomeno che ha preso piede dagli Stati Uniti all'Europa e che spesso ha sfumature tutte al femminile. Ecco infatti una selezione delle 6 donne da tenere d'occhio, selezionate da Le Figaro

Julia Bijaoui a soli 28 anni è riuscita a fare del suo Frichti una delle più belle realtà di food connection. Un progetto realizzato insieme al suo compagno, Quentin Vacher. Il segreto del successo? Prodotti extra freschi e di qualità, a prezzi bassi e consegnati in meno di 40 minuti. "Mettere la tecnologia al servizio delle persone: aiutarle a mangiare meglio ogni giorno".
 
Charlotte Sieradzki e Joy Solal: la bionda e la bruna, entrambe poco più che trentenni. Si incontrano una sera a casa di amici comuni e da lì nascono le "Cook angels". L'idea? Una scatola che contiene tutti gli ingredienti per preparare piatti equilibrati in meno di 30 minuti
 
Julia Chican Vernin: con il suo FoodChéri questa 35enne naviga sulla cresta salutista delle consegne di cibo a domicilio. Una carta del giorno tra cui scegliere, tutti i piatti consegnati in bicicletta in 20 minuti.
 
Sophie Baudouin: a soli 22 anni ha creato il suo Petit Ballon, specializzato in vini. Ci si abbona e si riceve ogni mese una selezione di vini con istruzioni per berli e ricette per accompagnarli. Lo spirito foodtech? Meno intermediari, più trasparenza. 
 
Anne-Christelle Pérochon: ha creato Bim, una app che aiuta a trovare posto in ristoranti dove si è liberato un tavolo. Le cancellazioni all'ultimo minuto, d'altronde, sono diffuse in tutta Europa: si calcola che ammontino mediamente al 20% delle prenotazioni.
 
Affaritaliani ha raccontato la storia di Iolanda, che tutti chiamano "Iolà", come il nome della sua startup di food delivery. La filosofia? La tradizionale trattoria italiana in versione delivery food
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