Donald Trump, 70 anni di look "da paura". Avrà uno stilista dem? FOTO
I francesi, maestri di stile, definiscono "effrayant" (da paura) lo stile di Donald Trump, dalle cravatte alla parrucca...
Il suo nome da papero non bastava. Ci ha "dovuto" aggiungere l'abbronzatura arancione, la parrucca gialla e i cappellini troppo grandi. Insomma, Donald trump compie 70 anni (è nato il 14 giugno 1946), ma rimane anche a questa età senza uno stilista. O forse ce l'ha, ma si tratta di un democratico sotto mentite spoglie che volutamente gli consiglia un look così effrayant (pauroso, ndr)? Se lo chiedono i francesi su Le Figaro, analizzando lo stile del candidato alla Casa Bianca.
Perché, si sa, i soldi non rendono chic o cool. E così "The Donald", come lo chiamano gli americani, sarà anche un magnate dell'immobiliare, ma la moda resta per lui una grande sconosciuta. Le cravatte sono troppo lunghe, scendono pericolosamente sotto la cintura. Se si aggiunge che a volte sono di color rosa, la scelta diventa imbarazzante e imperdonabile.
Trump può anche dire di voler assomigliare all'americano medio, ma Jamil Daklhia, sociologo dei media, autore di "Politique People" (Ed. Bréal, 2015), spiega al quotidiano francese: "Il suo stile è molto coerente con l'immagine che vuole dare di sé. E' un uomo che se ne frega del galateo e delle convenzioni. Gli piace provocare e in questo modo sta dominando i media".
La sua parrucca è il suo marchio di fabbrica. L'ha voluta fortemente e da decenni la tiene così, volutamente spettinata. E anche questa, oltre a far ridere mezzo mondo, ha scatenato un processo di mediatizzazione incredibile: ha ispirato già nel 1985 il personaggio di Biff Tannen, il cattivo di “Ritorno al Futuro” e ora anche l'hastag a lui dedicato #trumpyourcat
"Perfino i mass media più seri si occupano ora della sua parrucca - osserva Jamil Daklhia - e le parodie che girano sul web lo rendono ancora più presente. Durante la campagna elettorale è stato spesso sottolineato come Trump non abbia una allure presidenziale. Ma essere Donald Trump significa anche rivendicare l'autenticità, è come dire 'prendere o lasciare'".
Infine, il suo linguaggio del corpo così netto, quasi violento, volutamente esasperato. La mimica di Trump durante gli eventi e le conferenze stampa è uno spettacolo in sé, dal ghigno col sorriso bianchissimo al folto sopracciglio alzato in segno di dissenso. Un atteggiamento da maschio alfa, insomma, da maschio dominante.
"Trump si presenta come un gallo che vuole mostrare la sua forza al resto del pollaio - conclude Jamil Daklhia -. E' il capo arrogante diventato famoso per il suo "sei licenziato" al reality show per aspiranti imprenditori "The Apprentice". Rappresenta il cliché dell'americano che ce l'ha fatta e che può ora permettersi anche di essere spettinato, grasso o vestito male. "Mi piace il mio potere e ve lo sbatto in faccia" è il messaggio (tradotto con parole fini, ndr) che esprime tutta la corporeità di Trump".
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