Sensuali e impegnate, le nuove femministe pop
"Penso sia giusto che le donne siano pagate come gli uomini, prendano decisioni e partecipino alla vita politica del loro Paese come i maschi, possano beneficiare dello stesso rispetto". Era il 21 settembre 2014 quando Emma Watson faceva il suo primo discorso all'Onu e lanciava la campagna HeForShe, chiedendo agli uomini di mobilitarsi in difesa dell'uguaglianza tra i sessi. Un mese prima, il 28 agosto, Beyoncé posava fieramente in un costume di paillettes davanti alla parola feminist, scritta a caratteri giganti sulla scenografia degli Mtv Video Musci Awards. Il 30 settembre 2014 Karl Lagerfeld faceva invcece sfilare la donna Chanel organizzando la manifestazione "Féministes mais féminines" (nella foto in alto).
"Nel giro di qualche settimana il femminismo è stato reinterpretato dalle donne in tre settori chiave come la cultura pop, il cinema e la moda", spiega al quotidiano Le Figaro Cécile Denjean, realizzatrice del documentario "Princesses, pop stars et girl power".
Femminismo. Una parola che per decenni ha rimandato all'immagine di una donna frustrata, isterica e anche un po' bruttina. Si contrapponeva alla "power girl", definizione associata a una femmina impegnata, in carriera, autonoma economicamente. Poi è arrivata la rivoluzione lanciata da Emma Wtason, Beyoncé e perfino Miley Cyrus: lei col suo twerking si definisce una delle più grandi femministe del mondo perché "insegna alle donne a non avere paura".
Il dibattito è aperto. Tutto questo ha un senso? E' ragionevole? Le star che combattono l'uso di Photoshop sono neo-femministe? Possiamo mostrare il corpo sulle riviste e sfoderare gli artigli nella vita? Beyoncé fa parte di un movimento impegnato o è un grosso colpo di marketing?
IL CASO BEYONCE': "GLI UOMINI SONO LIBERI E LE DONNE NO" - Beyoncé posa come Marilyn Monroe sul magazine americano Out Magazine e si riscopre femminista. "Quello che noto è che c'è un doppio binario riguardo alla sessualità. - spiega - Gli uomini sono liberi e le donne no. Questo è pazzesco. Si può essere una donna d'affari, una madre, un'artista, una femminista ed essere allo stesso tempo sensuale. Sono cose che non si escludono a vicenda".
"Le vecchie lezioni di sottomissioni e fragilità hanno fatto molte vittime e le donne in particolar modo ne hanno risentito. - continua la star del pop - Viviamo in una società dominata dagli uomini e non ci sono dubbi. La lotta femminista ha dato un contributo alla lotta per la parità ma credo che i diritti umani e l'uguaglianza non siano da circoscrivere solo nella dimensione della donna e dell'uomo. Sono sempre felice se le mie parole in qualche modo possono ispirare o aiutare qualcuno che si sente in 'minoranza'. Siamo tutti uguali e vogliamo le stesse cose: il diritto di essere felici, di essere solo chi vogliamo essere e amare chi vogliamo amare".
NUOVO FEMMINISMO/ LO SPECIALE DI AFFARI
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