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Costume
Il Covid non ferma gli investimenti nel lusso: in testa cosmesi, gioielli e...

Il perdurare della pandemia di Coronavirus e la necessità di adeguare i modelli di business ai nuovi trend, tra cui la crescente importanza dei temi green e della sostenibilità, così come le nuove tecnologie emergenti, continuano a impattare fortemente il mercato del lusso.

È questo lo scenario che gli investitori globali del settore Fashion & Luxury devono affrontare secondo quanto emerso dal Global Fashion & Luxury Private Equity and Investors Survey 2021 di Deloitte, un report che analizza trend e operazioni di M&A del mercato del lusso basandosi su dati di mercato e interviste a top manager.

“Dopo un anno di estrema difficoltà dovuta alle chiusure imposte dalla pandemia di Covid-19, il 2021 si prospetta essere la rampa di lancio per la ripresa del settore del lusso. Grazie all’adozione da parte dei maggiori player del settore di tecnologie quali Big Data & Analytics, Artificial Intelligence ed Augmented Reality, che permettono di sfruttare al massimo il canale online, divenuto il principale touch-point con i consumatori, il business model delle società del lusso si è evoluto ed adattato alle condizioni di mercato sfidanti. Tale evoluzione, insieme all’importanza data a trend quali la sostenibilità, ha permesso di connettersi con i propri clienti, gettando le basi per il rilancio” afferma Elio Milantoni, Partner Deloitte.

Prospettive di mercato: forte impatto del Covid, soprattutto sul segmento Experiential. Digitalizzazione e focus sulla domanda locale come principali strategie di ripresa.

La Private Equity Survey di Deloitte si concentra sull’impatto che il Covid ha avuto sul mercato del lusso nel 2020 e sulle prospettive di ripresa future, evidenziando il punto di vista degli operatori del settore riguardo le principali strategie adottate per fronteggiare la crisi e i trend che guideranno il mercato a tendere.

Considerando uno scenario pre-Covid, il mercato dei Personal Luxury Goods è cresciuto a un tasso del +5.7% CAGR 2015-19, leggermente superiore rispetto al segmento Experiential (+4.1%).

Nel 2020, a causa della pandemia, quasi tutti i segmenti del lusso hanno subito un forte calo, con picchi fino al 70% nel caso delle crociere e del 45% nel settore Hospitality. Il segmento PLG ha fatto leva sul canale online per compensare la chiusura degli store e la mancanza del flusso di turisti (soprattutto asiatici), fatta eccezione per il segmento Orologi & Gioielleria che rimane fortemente legato ai canali di vendita tradizionali e che ha registrato il calo più altro nella categoria PLG (-25%). Il mercato dello Yachting invece si è mostrato resiliente alla pandemia, a seguito della preferenza dei consumatori per vacanze più sicure e intime con mezzi di trasporto privati.

Cosmetica & Fragranze e Auto di lusso, si prevede avranno un recupero più veloce, mentre per altri segmenti come Hotel e Ristoranti, Crociere e Abbigliamento & Accessori, la ripresa dipende fortemente dalla rimozione delle restrizioni ai viaggi e dalla riapertura degli store fisici.

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