GESTIONE CENTENARI, GENTRIFICAZIONE E AREE URBANE, AVIAZIONE RESILIENTE, PROGETTI ANTIDISCRIMINAZIONI - Affaritaliani.it

Pillole d'Europa

Ultimo aggiornamento: 15:10

GESTIONE CENTENARI, GENTRIFICAZIONE E AREE URBANE, AVIAZIONE RESILIENTE, PROGETTI ANTIDISCRIMINAZIONI

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI

di Cinzia Boschiero

Domanda: ci sono progetti europei relativi al fine vita e relativi alla gestione dei centenari ? Umberto Girdesso 
Risposta:
sì. Intanto segnalo che la Commissione Bioetica dell’Accademia Nazionale dei Lincei ha da tempo avviato una riflessione sul tema generale del cosiddetto “fine vita” e in particolare su quello della morte volontaria medicalmente assistita. Base di discussione è stato, inizialmente, il d.d.l. Senato della Repubblica n. 2553, recante “Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita”. La fine della XVIII Legislatura e l’avvio della XIX ne hanno determinato la decadenza e attualmente, a quanto consta, risultano depositati i dd.dd.ll. Senato nn. 65 (Parrina e Fini), 104 (Bazoli e altri), 124 (Pirro e altri), 570 (De Cristofaro e altri) e 1083 (Paroli e altri), nonché le pp.dd.ll. nn. 87 (Costa), 251 (Magi), 313 (Sportiello e altri), 949 (Zanella e altri), 1559 (Serracchiani e altri) e 1659 (Zanella e altri). Nessuno di tali atti di iniziativa legislativa è ancora giunto alla fase della discussione finale e della votazione in aula. Esiste tuttora, dunque, una lacuna normativa, poiché la l. 22 dicembre 2017, n. 219, non disciplina tutte le fattispecie di morte volontaria medicalmente assistita, ma solo quella della morte derivante dall’esercizio del diritto di non farsi curare. L’Assemblea europea transnazionale sulle scelte di fine vita è stata organizzata da Eumans– movimento paneuropeo di iniziativa popolare per la democrazia, la libertà e la sostenibilità. Il progetto è stato cofinanziato dall’Unione Europea. L’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica è partner del progetto insieme a European Alternatives, la coalizione Citizens Take Over Europe, attiva in Europa per l’istituzionalizzazione delle assemblee cittadine, Science for Democracy, tra le massime realtà europee esperte sull’applicazione del diritto alla scienza come diritto fondamentale. Negli stati membri dell'UE, la disciplina del fine vita varia notevolmente, con alcuni paesi che legalizzano l'eutanasia o il suicidio assistito, mentre altri mantengono il divieto. Sulla gestione degli over 65 e delle persone centenarie a livello europeo si auspica una sempre maggiore sinergia tra realtà pubbliche e private. Ci sono fondi europei e diversi progetti per tutelare gli over 65 e i centenari, garantire loro assistenza sanitaria e socio-assistenziale adeguata.  Di recente tutto il personale della Fondazione Ricovero Martinelli Onlus e la famiglia alla presenza del Sindaco di Cinisello Balsamo Giacomo Giovanni Ghilardi hanno festeggiato il 4 agosto proprio una centenaria,  la signora Valentini Carla. “A cent’anni ho perso un po’ la vista, molto l’udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent’anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente” così aveva detto Rita Levi-Montalcini. Al 1° gennaio 2024 oltre l'80% dei 22.552 centenari residenti in Italia e quasi il 90% dei 677 semi-supercentenari (individui di 105 anni e più) è di genere femminile. Secondo dati Istat nell’arco temporale 2009-2024, ben 8.521 individui hanno superato i 105 anni di età, di cui oltre 7.500 donne in Italia. La popolazione di centenari in Italia è in costante aumento, con una crescita del 30% negli ultimi dieci anni. ‘Se avessi cent’anni, il mio giorno migliore sarebbe sempre domani’ - scrisse lo scrittore Ugo Ojetti e il presidente della Fondazione Ricovero Martinelli Onlus, prof. Bernardo Misaggi dice: ”Io sono d’accordo con questo aforisma perché la nostra esistenza è tale solo se impariamo a creare relazioni concrete con chi ci sta accanto e se utilizziamo il nostro Tempo per dedicarci agli altri e noi, dal 1967, a Cinisello Balsamo, puntiamo sulla formazione del personale sia sanitario interno che per i servizi a domicilio, collaboriamo con l’Ordine delle Suore Misericordiose e con l’associazione di volontariato Unione Samaritana, che contribuiscono alla qualità del completamento di un percorso di cura nei confronti di anziani non autosufficienti, con una continuità di trattamenti personalizzati. Non bastano le RSA, serve incrementare i servizi socio-assistenziali a domicilio ed una sinergia tra pubblico e privato a sostegno delle famiglie. Serve saper sempre regalare una parola e un sorriso, facendo sentire a proprio agio chi è fragile. Ogni anziano deve poter essere ascoltato, deve poter esprimere le proprie emozioni, raccontare e raccontarsi agli altri e con gli altri. La Fondazione Martinelli parteciperà in futuro anche a progetti europei del Corpo europeo di volontariato che cofinanzia progetti per gli over 65 e per il territorio intergenerazionali con l’adesione di giovani e università”. Il programma europeo EU4Health ad esempio cofinanzia progetti di telemedicina innovativi a favore degli over 65 e per una migliore gestione anche dei centenari autosufficienti che intendano rimanere al proprio domicilio. 

Domanda: cosa si intende per gentrificazione  e nessuno studia gli errori fatti nel passato in città europee per evitare aree solo cinesi o solo arabe e ghettizzazioni? Miriam Patrenno
Risposta
: sì. Ci sono diversi studi inerenti la gentrificazione. Il fenomeno della gentrificazione di un'area urbana è caratterizzato dallo spostamento di residenti a basso reddito a causa dell'aumento del costo della vita e dell'afflusso di individui più abbienti nella loro area. E’ stato di recente pubblicato un interessante  studio che presenta un modello che simula la gentrificazione urbana attraverso il trasferimento di tre gruppi di reddito – basso, medio e alto – determinato dal costo della vita. Il modello incorpora teorie economiche e sociologiche per generare modelli realistici di transizione di quartiere. I ricercatori hanno introdotto una misura basata su reti temporali per monitorare il deflusso di residenti a basso reddito e l'afflusso di residenti a reddito medio e alto nel tempo. Hanno sviluppato uno strumento di individuazione precoce in scenari reali. Inoltre, l'analisi evidenzia come la densità urbana promuova la gentrificazione. Questo quadro offre spunti preziosi per comprendere le dinamiche della gentrificazione e orientare le decisioni politiche e di pianificazione urbana. Lo studio sul tema della gentrificazione urbana, processo per cui uno o più quartieri popolari da un certo momento iniziano a diventare di pregio e ad essere abitati da persone con fasce di reddito medio pubblicato sulla rivista Advances in Complex Systems (link https://www.worldscientific.com/doi/10.1142/S0219525925400065)  e il ricercatore Giovanni Mauro sottolinea: “Il nostro è un modello teorico concepito per spiegare la gentrificazione in una ‘città tipo’, catturando i meccanismi fondamentali che la guidano, a prescindere dalla specifica località. Per ottenere scenari futuri più specifici per un determinato contesto urbano, il modello può essere applicato a qualsiasi città per la quale siano disponibili dati sufficienti sull'evoluzione dei trasferimenti di residenza nel tempo, sui livelli di reddito delle persone e sui prezzi delle case. Purtroppo, la combinazione di questi dati è piuttosto rara. Attualmente stiamo collaborando con varie università estere che hanno a disposizione dati molto dettagliati nell'arco di diversi decenni”. La segregazione delle persone nei contesti urbani, la tendenza delle persone ad aggregarsi o separarsi in gruppi a seconda della presenza o dell'assenza di persone simili, è un fenomeno studiato da tempo. Infatti, comprendere la segregazione urbana è fondamentale per i decisori politici al fine di prevenire conseguenze sociali negative come l'accesso limitato a un'istruzione di qualità, all'assistenza sanitaria e alle opportunità di lavoro. Un altro studio dei ricercatori Daniele Gambetta, Giovanni Mauro e Luca Pappalardo, pubblicato su Scientific Reports, introduce un miglioramento metodologico del modello matematico di segregazione urbana più comune utilizzato per comprendere e prevedere scenari di segregazione urbana. "Comprendere la segregazione urbana, che si riferisce alla separazione spaziale e alla concentrazione di diversi gruppi sociali all'interno di un'area urbana, è di fondamentale importanza, dato il suo impatto su vari aspetti sociali, economici e culturali della nostra società", afferma il ricercatore Giovanni Mauro. "Gli elevati livelli di segregazione limitano l'accesso a un'istruzione di qualità, all'assistenza sanitaria e alle opportunità di lavoro per le comunità emarginate, esacerbando le disparità socioeconomiche e ostacolando la mobilità sociale. Inoltre, la povertà concentrata derivante dalla segregazione grava sulle risorse pubbliche, contribuisce a un tasso di criminalità più elevato e favorisce l'isolamento sociale, ostacolando ulteriormente lo sviluppo e la coesione della comunità. La modellizzazione della segregazione fornisce un potente strumento per condurre analisi ipotetiche, comprendere le disuguaglianze sociali, facilitare l'integrazione e promuovere la coesione sociale". Tra i progetti europei  ne segnalo uno che ha ricevuto finanziamenti da HORIZON-MSCA-2023-SE-01-01 nell'ambito dell'accordo di sovvenzione Marie Skłodowska-Curie n. 101183165.Introduce e teorizza il concetto di gentrificazione delle piattaforme on line come mutazione strutturale nella produzione di disuguaglianze urbane nel capitalismo delle stesse. Partendo dalle quattro caratteristiche classiche della gentrificazione – reinvestimento di capitale, arrivo di nuovi gruppi di status più elevato, trasformazione del paesaggio e spostamento – questo articolo reinterpreta queste dimensioni attraverso la lente della città on-demand, dove piattaforme di affitto digitale (ad esempio Airbnb®), piattaforme di social media (ad esempio Instagram®), servizi di ride-hailing (ad esempio Uber®) e aziende di coworking (ad esempio WeWork®) mediano, valorizzano e ristrutturano la vita urbana. Piuttosto che aggiungere una nuova tipologia al dibattito sulla gentrificazione, la gentrificazione delle piattaforme viene proposta come un quadro critico per comprendere come la mediazione algoritmica, le economie digitali e le infrastrutture basate sui dati rimodellino i mercati immobiliari, l'estetica urbana, le dinamiche residenziali e le modalità di esclusione. L'articolo sostiene che le infrastrutture di piattaforma non solo organizzano mobilità, consumo e visibilità, ma anticipano e accelerano anche nuove forme di spostamento, sia fisico che simbolico. Questo concetto viene sviluppato come strumento interpretativo particolarmente rilevante per gli ambienti urbani altamente digitalizzati, dove la mediazione della vita quotidiana attraverso le piattaforme è diventata un'infrastruttura invisibile del cambiamento urbano.

Domanda: ci sono problemi seri per il settore dell’aviazione e per l’assistenza ai cittadini che volano, chi si ne sta occupando a livello europeo? Marilisa Ariostio
Risposta:
La Commissione europea si è attivata per garantire un settore dell'aviazione resiliente, competitivo e sostenibile. Di recente ha aperto on line una consultazione pubblica per valutare l'efficacia di tre atti legislativi dell'Unione Europea che disciplinano l'accesso ai servizi aeroportuali e la relativa tariffazione. Cittadini, professionisti ed esperti del settore sono invitati a fornire un riscontro sulle norme relative ai diritti aeroportuali, alla distribuzione delle bande orarie e ai servizi di assistenza a terra negli aeroporti dell'Unione Europea. La consultazione mira a valutare se l'attuale quadro legislativo dell'Unione Europea – tra cui il regolamento sulle bande orarie (o “slot”), la direttiva sull'assistenza a terra e la direttiva sui diritti aeroportuali - continui ad essere efficace nel conseguire i propri obiettivi. Concretamente, tali norme determinano quanto le compagnie aeree pagano per utilizzare determinate strutture aeroportuali, il che, a sua volta, ha un impatto sul prezzo pagato dai passeggeri. Le norme incidono inoltre sulla possibilità dei passeggeri di trovare il collegamento che desiderano al momento in cui ne hanno bisogno ed influenzano i tempi di attesa e la qualità del servizio in relazione alla movimentazione bagagli. Alla luce delle attuali mutevoli condizioni del mercato e della necessità di tenere presenti le priorità ambientali, è quindi importante garantire che le norme rimangano pertinenti e incisive. La consultazione prende in considerazione tendenze recenti quali il consolidamento del mercato, le problematiche in materia di capacità aeroportuale, le carenze di manodopera, l'aumento della concorrenza da parte delle compagnie aeree e degli aeroporti di paesi terzi e la necessità di progredire nella decarbonizzazione. I riscontri ricevuti aiuteranno inoltre la Commissione a individuare le opportunità di semplificazione e a ridurre gli oneri amministrativi.Apostolos Tzitzikostas, Commissario per i Trasporti sostenibili e il turismo, ha dichiarato: "L'aviazione svolge un ruolo centrale nell'aumentare la mobilità, stimolare la crescita economica, creare posti di lavoro e agevolare gli scambi, a vantaggio dei cittadini dell'UE. È inoltre fondamentale per mantenere la connettività in tutte le regioni dell'Unione europea. Invito quindi tutti i cittadini e le organizzazioni interessate a condividere il loro punto di vista sull'attuale legislazione aeroportuale. Dobbiamo coltivare un settore dell'aviazione resiliente, competitivo e sostenibile che garantisca una connettività a prezzi accessibili". La consultazione è aperta fino al 28 ottobre 2025 ed è disponibile sul portale “Dì la tua” in tutte le lingue ufficiali dell'Unione Europea.

Domanda: stanno aumentando casi di intolleranza contro le persone LGBTQPlus, si fa qualcosa in Unione europea, ci sono fondi o progetti? Lara Vuccoli
Risposta:
oltre ad una legislazione europea che tutela i diritti delle Persone LGBTQplus, ci sono certo anche diversi fondi europei e progetti. Inoltre segnalo un bando aperto sino al primo ottobre del programma comunitario denominato “Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori -CERV” della Commissione europea. Ha un budget di 18 milioni di euro. Possono essere cofinanziati progetti nazionali o transnazionali. Il bando ha quattro ambiti, i cosiddetti “topics” che sono topic 1 - Transizione democratica, (ri)costruzione e rafforzamento della società fondata sullo Stato di diritto, sulla democrazia e sui diritti fondamentali (rif.  CERV-2025-CITIZENS-REM-TRANSITION); Topic 2 - Rafforzare la memoria dell'Olocausto del popolo ebraico (rif. id: CERV-2025-CITIZENS-REM-HOLOCAUSTJEW); Topic 3 -Rafforzare la memoria dell'Olocausto, dei genocidi, dei crimini di guerra e contro l'umanità per rafforzare la democrazia nell'UE(rif. id: CERV-2025-CITIZENS-REM-GENCRIME); Topic 4 - Migrazione, decolonizzazione, schiavitù e società europee multiculturali (id: CERV-2025-CITIZENS-REM-HISTMIGRATION). Possono essere cofinanziati progetti tra diversi partners quali pmi,  enti non profit, amministrazioni locali, regionali e nazionali, università, musei, memoriali e istituzioni educative; progetti che  realizzino diversi tipi di attività ad esempio di formazione, mostre, dibattiti pubblici, sensibilizzazione, ricerca, raccolta e digitalizzazione di testimonianze, pubblicazioni, strumenti online, azioni innovative e creative; progetti per corsi di formazione per difensori dei diritti umani, funzionari pubblici, magistrati, forze dell’ordine, giornalisti e responsabili politici; progetti per approcci inclusivi e partecipativi alla memoria, con focus sull'istruzione, il dialogo intergenerazionale e il coinvolgimento di pubblici eterogene; progetti con attività educative indirizzate a studenti, giovani, insegnanti, professionisti dell'istruzione; progetti che offrano opportunità di scambio intergenerazionale tra testimoni e future generazioni; progetti che coinvolgano persone di diversi gruppi target e genere, inclusi i migranti e coloro che subiscono razzismo, antisemitismo, antigitanismo, LGBTIQ-fobia o altre forme di discriminazione e intolleranza. Ogni progetto deve richiedere un contributo non inferiore a 50mila euro e deve durare tra i dodici e i 24 mesi. Ogni domanda deve essere inoltrata da un consorzio costituito da minimo due soggetti con sede legale o in uno degli Stati dell’Unione europea compresi i PTOM, o negli Stati associati al programma  Cerv.