BANDI E FONDI PER LA LETTURA, CONTRO LE FAKE NEWS, PER LA VALORIZZAZIONE DONNE NELLA STORIA - Affaritaliani.it

Pillole d'Europa

Ultimo aggiornamento: 16:21

BANDI E FONDI PER LA LETTURA, CONTRO LE FAKE NEWS, PER LA VALORIZZAZIONE DONNE NELLA STORIA

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI

di Cinzia Boschiero

Domanda: ci sono progetti e fondi europei per promuovere la lettura? Simona Varetto
Risposta:
sì. Esistono vari progetti europei e nazionali di valorizzazione della lettura, come il bando del programma Europa Creativa per la "Circolazione delle opere letterarie europee" che finanzia traduzione, pubblicazione e distribuzione di libri europei, e iniziative come il Fondo per la promozione della lettura del Ministero della Cultura italiano, che finanzia progetti di biblioteche scolastiche e sistemi bibliotecari. Nell’ambito del programma Europa Creativa, Sezione Cultura, è aperto, fino al 29 gennaio 2026, un nuovo bando intitolato "Circolazione delle opere letterarie europee" che ha un budget di cinque milioni di euro e che cofinanzierà circa una quarantina di progetti riguardanti la traduzione, pubblicazione, distribuzione e promozione di opere di narrativa. Mentre per la lotta contro le fake news si segnala che è aperto un bando con un budget di  5 milioni e  985mila euro intitolato Costruire una sfera social media affidabile: contrastare la disinformazione sui social media per i giovani europei- Building a trustworthy social media sphere: countering disinformation on social media for young Europeans”, che mira a contrastare la diffusione di contenuti fuorvianti sui social media e a potenziare le competenze digitali dei giovani europei. Si tratta di una iniziativa che incoraggia la collaborazione tra influencer, artisti, fact-checker e organizzazioni della società civile, con la volontà di produrre e diffondere contenuti multilingue e indipendenti, capaci di stimolare il pensiero critico e rafforzare la fiducia per una informazione affidabile. Strano che coinvolgano gli influencer che vivono di marketing e di pubblicità e non i giornalisti in primis che si occupano di creare e diffondere notizie reali. Forse lo fanno per educare gli stessi influencer ad essere più etici. Inoltre studi europei evidenziano che di reali influencer ce ne sono davvero pochi visto che la maggior parte dei post o sono comperati dalle aziende di cui gli influencer promuovono i prodotti, o sono click di persone che li detestano, li deridono, li odiano. Comunque, i progetti cofinanziati da questo bando europeo sino all 85 per cento dovranno coprire almeno tredici Stati membri dell’Unione europea, adottando un approccio partecipativo che tenga conto delle realtà culturali e linguistiche locali. La Commissione europea ha già detto che cofinanzierà solo due progetti, per un massimo di 3,1 milioni di euro ciascuno. L' Agenzia esecutiva europea per l Istruzione e la Cultura (EACEA) ha poi aperrto un nuovo bando “News – Media Literacy”, nell' ambito della sezione Cross-Sectoral (Transettoriale) del programma Europa Creativa. Il bando punta a rafforzare la capacità critica dei cittadini europei nei confronti della disinformazione e della manipolazione dei contenuti online, promuovendo un ambiente informativo libero, pluralistico e inclusivo.

Domanda: ci sono bandi per la valorizzazione delle donne nella storia? Romina Carella
Risposta:
sì. Il progetto  europeo Women’s Legacy svilupperà cinque risorse digitali gratuite e a libero accesso per favorire l'inclusione delle donne nei contenuti educativi. Questo progetto europeo contribuirà in modo determinante ad inserire le donne protagoniste della storia e della cultura e la loro. progetto "L'eredità delle donne: il nostro patrimonio culturale per l'uguaglianza", un progetto Erasmus+ guidato dal Ministero dell'Istruzione, della Cultura e dello Sport. promuovere la trasmissione di una cultura europea realmente completa. Punta a promuovere la trasmissione di una cultura europea realmente completa, grazie alla valorizzazione dei contributi culturali delle donne nella storia e nella cultura; utilizza le opere letterarie, musicali e artistiche, in particolare nei centri educativi, nei conservatori, nelle scuole d’arte e di design e nelle università. In particolare realizza una banca dati di risorse digitali, aperta e gratuita on line, che offre attività, indicazioni e informazioni sulle donne e sulle loro opere, da inserire in tutte le materie; materiali classificati per livelli, adattati ai contenuti definiti dalle normative e pronte per essere utilizzate in aula. E’ possibile la consultazione per autrici, attività didattiche, opere. Ci sono poi diversi progetti europei come progetti relativi alla "biblioteca digitale europea per le donne" che si concentrano sull'utilizzo delle biblioteche per promuovere le competenze digitali e la parità di genere. Tra questi, iniziative come il progetto ADELE per potenziare digitalmente le biblioteche, progetti come "St(R)E(A)M It" per incoraggiare le donne nelle discipline STEM e il progetto "G-BOOK 3" che utilizza le biblioteche per sensibilizzare su temi di genere. Ci sono inoltre diversi progetti di inclusione sociale e di valorizzazione delle donne grazie alle biblioteche territoriali come il progetto europeo “Unde venis? Quo vadis? a Ruffano, in cui vi sono laboratori di alfabetizzazione digitale e lettura per donne della comunità maghrebina locale e per donne immigrate ospitate nei centri di accoglienza locali e grazie alla collaborazione tra la biblioteca comunale "Don Tonino Bello" e alcune associazioni locali , il progetto ha portato anche a uno scambio tra le donne partecipanti ai laboratori di alfabetizzazione e un gruppo di donne locali precedentemente emigrate. Ci sono poi realtà quali la “Biblioteca Famiglia meneghina – Società del Giardino” che raccolgono libri su vicende di donne della storia di Milano.  Costituita nel 1926, la biblioteca è un unicum ed è aperta al pubblico per la consultazione. Dopotutto a Milano le donne sono sempre state molto attive sia nelle professioni che nel fare del bene.  Nella biblioteca si trovano libri vari che ricordano ad esempio le presidenti quali nel 1857 Elisa Melzi d’Eril Sardi e Elisa Lurani Cernuschi del Carretto che hanno dato vita alla prima “Compagnia di San Vincenzo” e tra il 1857 e il 2007 sono numerose le presidenti che si sono distinte per lo spirito innovativo a favore di progetti sociali e di supporto ai poveri;  ci sono libri e dati storici inoltre sull’Opera delle minestre  che iniziò nel 1866 a Milano con distribuzioni gratuite.  Ci sono documenti e dati storici sui Gruppi di Volontariato Vincenziano che sono attivi attualmente in tutto il mondo e hanno iniziato la loro attività nel 1857 con il nome Società delle Dame della Carità di San Vincenzo. Molte sono le donne milanesi che dal seicento al primo novecento si sono distinte per impegno sociale, per gesti di autonomia e di solidarietà reciproca e che si sono battute contro la violenza. Diverse associazioni di donne che utilizzano fondi europei per progetti concreti sul territorio sia europeo che extra-europeo.  Si segnala tra i progetti europei anche  Wecho che nasce dall’osservazione di un incremento delle diseguaglianze sociali, tanto nelle città, come nei territori di montagna. Il progetto, per mezzo della valorizzazione delle comunità femminili, intende contribuire alla produzione di benessere sociale per tutte le persone coinvolte. La montagna è un luogo che può dare spazio e ossigeno alle impronte femminili inclusive, artistiche, di cura e di comunità. Dare voce alle donne che hanno scelto la montagna come luogo di vita, di lavoro, come scenario del proprio cambiamento. Wecho, l’eco delle donne di montagna è un progetto di Fondazione Nuto Revelli, realizzato in collaborazione con Coordinamento Donne di Montagna e YWCA-UCDG Italia, sostenuto dalla European Cultural Foundation con il supporto di Propositi di filosofia e Nuvolar srl.

Domanda: ci sono aiuti europei  per la stampa? Laura Muccio
Risposta
: sì, ci sono i fondi grazie al programma Europa  Creativa  e di recente inoltre la Commissione europea chiede pareri e informazioni per la valutazione della direttiva sui servizi di media audiovisivi.  La Commissione europea sta raccogliendo informazioni e riscontri sull'impatto e la necessità di aggiornare la direttiva sui servizi di media audiovisivi (AVMS), riveduta da ultimo nel 2018, in un panorama mediatico in rapida evoluzione. A tal fine, la Commissione europea ha pubblicato un invito a dare pareri.  L'ambiente dei media audiovisivi sta cambiando a causa di fenomeni quali la crescente importanza delle tecnologie digitali, come le televisioni connesse per la diffusione dei media; l'evoluzione delle preferenze degli spettatori di accedere ai media attraverso piattaforme online; e la crescente importanza dei nuovi operatori dei media, come gli influencer. Pertanto, la valutazione esaminerà se le  norme della direttiva AVMS siano ancora efficaci per conseguire i loro obiettivi e se debbano essere aggiornate per garantire un'adeguata visibilità e rilievo ai media europei, una maggiore parità di condizioni tra gli operatori digitali tradizionali e quelli nuovi, e tutele adeguate per gli spettatori, in particolare quelli più giovani, quando visualizzano contenuti audiovisivi online. Esaminerà inoltre la possibilità di semplificare le norme in materia di pubblicità.
La direttiva AVMS, pietra angolare della politica audiovisiva e dei media dell'UE, mira a rafforzare la diversità culturale e il pluralismo dei media nell'UE. Essa sostiene la circolazione transfrontaliera dei contenuti mediatici nazionali e la competitività delle imprese europee del settore dei media. Allo stesso tempo, intende proteggere gli spettatori, in particolare i minori, dai contenuti mediatici dannosi.  Nell'invito si chiede a tutti i portatori di interessi pertinenti (comprese le autorità di regolamentazione dei media audiovisivi, il mondo accademico, le emittenti, i fornitori di video su richiesta, le piattaforme per la condivisione di video, gli influencer e gli inserzionisti) di presentare contributi per garantire che le diverse prospettive siano prese in considerazione e trovino adeguatamente riscontro nella valutazione e nella prevista revisione della direttiva.  Questo invito resta aperto fino a domenica 21 dicembre. I contributi saranno presi in considerazione nella valutazione della direttiva AVMS prevista per il 2026. La revisione della direttiva fa parte degli impegni assunti dalla Commissione nel quadro dello scudo europeo per la democrazia, recentemente presentato, che mira a rafforzare e dare maggior rilievo al settore dei media dell'UE per accrescere la resilienza delle nostre democrazie.
 Tra le associazioni  c'è EUSJA , associazione giornalisti scientifici europei , che  si impegna per la lotta alle fake news, fa progetti contro la disinformazione e  realizza attività di dissemination su progetti  europei.