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Costume
Il vino toscano vince la sfida dell'export

di Andrea Cianferoni

«L’export dei vini toscani di qualità non accenna ad arrestarsi, segnando per la prima volta una crescita costante per tre anni di fila. Le esportazioni di vini toscani DOP (DOC/DOCG) nel 2016 hanno, infatti, raggiunto la cifra di 586 milioni di euro, segnando un incremento del 2,05% rispetto al 2015 e addirittura del 10,4% sul 2014».  Con queste parole l’assessore regionale all’agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi ha inaugurato la settimana di “Anteprime di Toscana” alla Fortezza da Basso di Firenze. Una settimana durante la quale i rappresentati dei sedici Consorzi di tutela del vino toscano si apriranno alla stampa internazionale presentato le anteprime 2017 in un evento rivolto al mercato globale, organizzato da Regione Toscana, con la collaborazione di PromoFirenze, azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze. Numeri che fanno ben sperare:  un aumento del 55 per cento del fatturato rispetto a dieci anni fa e un’altissima propensione all’esportazione, le aziende che producono vini toscani Dop rappresentano oggi un importante motore della crescita economica del territorio. Positive le ricadute occupazionali: la filiera del vino toscano fornisce lavoro a oltre 25mila addetti, con un incremento del 5 per cento negli ultimi dieci anni. Tra i Paesi che nel 2016 hanno acquistato maggiormente bottiglie di vini toscani gli Stati Uniti (139 milioni di euro di export), la Germania (62 milioni), il Canada(34 milioni), il Regno Unito (25 milioni) e la Svizzera con 21 milioni di euro.  L’interesse globale per i vini toscani è evidente anche sui media internazionali: solo considerando la grande stampa, sono stati 1.115 gli articoli dedicati a queste eccellenze, la maggior parte dei quali negli Stati Uniti (31%), in Germania (25%), nel Regno Unito (25%). A testimoniare il successo delle nostre produzioni all’evento nel Padiglione Cavaniglia della Fortezza da Basso davanti a oltre 150 giornalisti provenienti da tutto il mondo anche Fabrizio Bindocci, presidente di AVITO (Associazione Vini Toscana DOCG, DOC e IGT) e l’imprenditore, icona del vino toscano, Piero Antinori, che hanno ricordato in un dibattito condotto da Klaus Davi come l’Italia sia l’unico Paese al mondo a poter vantare un pedigree enologico lungo trecento anni. Via Skype interviene anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi il quale ha parla con fierezza dei quattro consorzi (Chianti, Carmignano, Rufina e Val d'Arno di Sopra) che hanno appena festeggiato i trecento anni dalla prima denominazione di origine al mondo e parla del vino toscano come di un’eccellenza lodando la due giorni di BuyWine 2017, la più grande iniziativa commerciale per il settore vitivinicolo in Toscana, organizzato da Regione Toscana con la collaborazione di PromoFirenze, azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze, dove 210 aziende (delle quali 63 biologiche) hanno presentato i vini di 41 denominazioni toscane a 210 buyer di 191 aziende internazionali. Con “Anteprime di Toscana” iniziano otto giorni di eventi direttamente sui territori di produzione, riservati a operatori e giornalisti provenienti da tutto il mondo, nei quali i consorzi raccontano i loro prodotti oppure lo fanno le aziende singolarmente come nel caso del marchese Bernardo Gondi che ha aperto il rinascimentale palazzo nel centro di Firenze per la verticale di 10 vendemmie particolarmente significative, dal 1978 al 2007. I consorzi che hanno aderito ad Anteprime di Toscana sono Bianco di Pitigliano e Sovana, Brunello di Montalcino, Carmignano, Chianti, Chianti Classico, Colline Lucchesi, Cortona, Elba, Maremma, Montecucco, Morellino di Scansano, Nobile di Montepulciano, Orcia, Val d’Arno di Sopra, Val di Cornia, Vernaccia di San Gimignano. Il primo appuntamento dopo quello del Buy Wine è rappresentato dal Chianti Classico Collection, in programma il 13 e 14 febbraio alla Stazione Leopolda di Firenze, ormai consueta location della manifestazione. L’anno appena trascorso è stato molto importante per il consorzio: nel 2016 infatti il Chianti Classico ha celebrato i suoi Trecento anni da quel lontano 1716, quando il Granduca Cosimo III de Medici decise di individuare una zona enologica di alta qualità. In programma alla Leopolda, oltre alla presentazione delle nuove annate del Chianti Classico, anche la degustazione degli oli di 28 aziende produttrici di Dop Chianti Classico. Numeri record che prevedono la partecipazione di 185 aziende consorziate per 676 etichette in degustazione per un totale di 9000 bottiglie aperte e servite da una squadra di 50 sommelier. Sempre alla Leopolda è stata allestita una mostra fotografica allestita dal fotografo Dario Garofalo che rende omaggio al Chianti e alla sua gente. Le “Anteprime di Toscana” si spostano poi a San Gimignano nel Museo di Arte Moderna e Contemporanea dove vengono presentate le annate 2016 e 2015 Riserva, a Montepulciano, nella omonima fortezza per la presentazione del Vino Nobile di Montepulciano 2014 e Riserva 2013 ed infine a Montalcino, nella rinnovata sede del Chiostro sede dell’omonimo consorzio per la presentazione delle annate 2011, 2012, 2015 e per l’assegnazione dei premi leccio d’Oro 2017 e la posa della formella celebrativa della vendemmia 2016. 

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