Costume
Moda, il Made in Italy riparte dalla Cina: ora Pechino punta sulle pmi


Intervista di affaritaliani.it al presidente di Assomoda, Giulio di Sabato
“Siamo stati l’unico showroom italiano ad aprire la Mercedes Benz Fashion week Russia con 4 sfilate e 6 stilisti. Ma io con la Russia parto avvantaggiato, sono su quel mercato da tantissimo tempo. La grande opportunità ora nasce in Cina e non riguarda più solo i grossi brand, ma quelli medio piccoli”.
Al pari, gli Usa ricominciano a cercare made in Italy glamour. Aveva fatto scalpore la notizia della ricerca incrementata su Google alla voce tacchi alti, lo scorso febbraio, segno di una ritrovata femminilità e dell’abbandono dei tutoni domestici da lockdown. Ebbene, secondo gli analisti di Morningstar le previsioni sono che “dopo le vaccinazioni di massa e la ripresa economica che si affaccia sullo scenario, il raggiungimento dell’immunità di gregge e l’aumento dei consumi, faranno correre l’economia”. Per ora, ci sono buoni indicatori per chi produce il bello e ben fatto italiano. La conferma arriva dalla fervida attività di uno degli showroom più belli di New York, Stylistico, 800 metri quadri sulla 29esima. Fondato da Guglielmo Melegari (ex Max Mara), Marcello Abrate (ex Benetton Nord America) e Lauren Kiefer (ex Bergorf Goodman), lo showroom funge da quartier generale a vari brand. E proprio in questi giorni ha attivato la ricerca di marchi di valore, che possano arricchire la rosa già presente al suo interno.
Intanto Ice annuncia la prosecuzione del progetto digitale Extraitaliastyle.com, strumento di promozione nato a settembre 2020 per promuovere i marchi italiani presso buyers, media e influencers presenti nel territorio americano. In pratica è uno showroom virtuale, che permette ai buyer di valutare listini e fissare appuntamenti oltre a offrire alle imprese un accesso esclusivo a oltre 200 nominativi di selezionati retailer americani. Sono appena state chiuse le adesioni per la tranche 1 giugno 2021 – 30 aprile 2022.