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Regina Elisabetta, nuovi guai... Quanto è ricca? Scoppia il caso ROYAL FAMILY
Regina Elisabetta

Stavolta la Regina Elisabetta ha problemi che riguardano proprio lei... ROYAL FAMILY NEWS

Non c'è pace per la Regina Elisabetta, che ha sempre grattacapi da seguire. In genere si tratta si problemi legati alla royal family, non allla sovrana stessa, e spesso sono questioni sentimentali e personali, dalla Megxit di MEghan Markle e del principe Harry allo scandalo che ha coinvolto il principe Andrea.  

Che cosa è successo invece stavolta? Qual è la nuova preoccupazione della Regina Elisabetta? I nuovi guai riguardano nientemeno che le sue ricchezze. Negli Anni Settanta infatti la Regina Elisabetta II avrebbe fatto pressione per cambiare una bozza di legge sulla trasparenza delle partecipazioni societarie e non rischiare di dover rivelare l'ammontare del suo patrimonio privato: lo sostiene un'inchiesta del Guardian, che ha studiato alcun documenti, e secondo il quale grazie una clausola in favore dei capi di Stato, la Regina  Elisabetta avrebbe cosi' nascosto investimenti personali almeno fino al 2011.

"Pressioni della regina Elisabetta contro la legge che la obbligava a svelare le sue ricchezze" - ROYAL FAMILY NEWS

I documenti in questione fanno riferimento al cosiddetto "consenso della Regina" che prevede che la monarca venga informata quando una legge, prima di arrivare in Parlamento, possa arrivare a colpire gli interessi privati della Corona. Una misura che, sul sito della Royal Family, viene descritta come una "convenzione di lunga data" e che si distingue dall'assenso reale, una formalita' che segna il momento in cui una legge diventa tale dopo il passaggio parlamentare.

Regina Elisabetta, la smentita di Buckingham Palace - ROYAL FAMILY NEWS 

Un portavoce di Buckingham Palace ha risposto alle accuse del Guardian ricordando come "il consenso della Regina" sia "un processo parlamentare dove il ruolo del sovrano e' puramente formale. Tale consenso e' sempre concesso dal monarca quando e' richiesto dal governo. Qualsiasi affermazione che" dichiari come la Regina "abbia bloccato la legislazione e' semplicemente non corretta". Per l'entourage di Elisabetta II, infatti, "se il consenso della Regina e' stato richiesto dal Parlamento, indipendentemente dalla casa reale" significa che in ballo c'erano "questioni che avrebbero influenzato gli interessi della Corona, compresi i beni personali e gli interessi personali del monarca". La vera entita' della ricchezza della Regina non e' mai stata rivelata, anche se e' stata stimata in centinaia di milioni di sterline.

Le ricchezze della Regina Elisabetta in realtà non sono mai state svelate - ROYAL FAMILY NEWS

Per il quotidiano, i documenti trovati negli archivi nazionali rivelano come la Regina, preoccupata che la nuova legge potesse costringerla a rivelare le sue partecipazioni private in societa', abbia inviato i suoi avvocati per discutere delle conseguenze. Matthew Farrer, allora socio del prestigioso studio legale Farrer & Co, incontro' i funzionari dell'allora 'Dipartimento del Commercio e dell'Industria' per discutere le misure di trasparenza proposte dal governo di Edward Heath. Il disegno di legge cercava di impedire agli investitori di costruire segretamente partecipazioni significative in societa' quotate in Borsa, acquisendo le loro azioni attraverso societa' di copertura. Includeva quindi una clausola che concedeva il diritto di esigere che venissero rivelati, quando richiesto, le identita' dei clienti. Uno dei documenti rivela come "il signor Farrer fosse preoccupato che le informazioni sulle azioni detenute della Regina Elisabetta, e le transazioni relative, potessero diventare di dominio pubblico (poiche' sarebbero apparse sul registro della societa') e quindi oggetto di possibili controversie". A questo si aggiungeva "l'imbarazzante rischio per le possibili fughe di notizie".

La soluzione, sempre secondo le tesi del Guardian, fu trovata in una clausola inserita dopo la revisione del progetto di legge che permise alla Regina Elisabetta, in quanto capo di Stato, di eludere i nuovi regolamenti sulla trasparenza. Il "consenso della Regina", quindi, sarebbe stato decisivo per influenzare a suo vantaggio il destino di questa norma: per il quotidiano l'accordo e' stato utilizzato per creare una societa' di comodo, sostenuta dallo Stato, che si ritiene abbia posto un velo di segretezza sulle partecipazioni e gli investimenti privati della Regina fino a dieci anni fa. La legge modificata entro' in vigore nel 1976 dopo che fu recuperata dal governo laburista di Harold Wilson visto che nel febbraio del 1974 Heath indisse un'elezione che blocco' ogni operazione legislativa in corso. Nonostante la distanza di tre anni il testo in questione non venne ulteriormente modificato.

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