Il ritmo ideale in ufficio: 52 minuti di lavoro, 17 di pausa
Essere iper produttivi in ufficio? C'è una formula magica che svela come dosare i momenti di attività e quelli di pausa per rendere al massimo. A individuarla è stata una società lettone, Draugiem Group. La proporzione giusta è questa: 52 minuti di lavoro, 17 di pausa. Perché, come si sa, dopo diverse ore consecutive di lavoro, i neuroni hanno bisogno di riposare per evitare di ritrovarsi con il cervello in stato vegetativo davanti al computer.
Utilizzando il software DeskTime, duante la ricerca sono stati monitorati i dipendenti al lavoro. Impostando un cookie installato sui computer, è possibile rilevare l'attività dei dipendenti classificandola come "produttiva" o "non produttiva". Risultato: il 10% dei dipendenti risultati più creativi e produttivi prendono pause regolari. E i "campioni" di produttività si prendono esattamente 17 minuti di stop ogni 52 minuti di lavoro.
Questa alternanza consente ai dipendenti di essere pienamente concentrati su ciò che stanno facendo. Il break serve prima di affrontare un nuovo compito. Attenzione, stiamo parlando di pausa vera, non di mettersi a Facebook o discutere di lavoro col collega. Bisogna fare qualche passo per muoversi, leggere qualche pagina di un libro o chiacchierare col collega, ma non di lavoro.
Chiaro se la regola di 52 minuti di lavoro e 17 minuti di pausa è la migliore, non tutti possono rispettarla così alla lettera. Ma è importante comunque prendersi regolari break durante il giorno. Proprio perché non possiamo stare concentrati in modo uniforme per tutta la giornata. Per esempio, durante la digestione la produttività cala: nel mese di giugno 2013, uno studio britannico, sostenuto dal Daily Mail e condotto da ricercatori londinesi, ha dimostrato che alle 14:55 la nostra produttività è ai minimi.