Separazioni e affido, lettera a Mandela
Caro Mandela,
voglio scriverti per dirti che sebbene il tuo compito egregiamente sia finito qui, non è finito ancora il compito che in eredità hai lasciato a noi.
Tu sai bene di cosa parlo, ci sono ancora tanti razzismi nel mondo da risolvere, ed oggi vorrei parlarti di uno che affligge il mio paese e che ogni anno opprime (e talvolta uccide) migliaia di persone di tutte le età, bambini compresi.
Come reagiresti caro Amico se ti dicessi che in Italia, in fase di separazione di coppie miste, si affidassero i figli sempre alla persona ritenuta migliore solo perché di “pelle bianca”? Ti ho detto una piccola bugia Nelson, questo fortunatamente non accade, ma accade che tra due genitori, si affidino i figli sempre alla persona ritenuta migliore solo perché di “sesso femminile”!
Colore della pelle, o sesso. Che differenza c’è? Sono entrambe caratteristiche genetiche, non morali, etiche, meritorie, è profondamente sbagliato e malato ritenere superiore una persona per questo.
Si caro Nelson, come anche tu saresti, anche noi ci sentiamo offesi: migliaia di padri e figli uniti ed affiatati, divisi e gettati alle ortiche, in base a quella legge non scritta e odiosa che tu conosci bene.
Tu ci hai insegnato che la strada per debellare ogni forma di razzismo e discriminazione è sempre lunga e difficile, che non bisogna abbassare la guardia, che di razzismi ce ne sono tanti, che le vittime possono diventare carnefici e viceversa, il male ha mille volti e nessuna patria, può essere ovunque, ovunque smettiamo di ricordarci quali sono le priorità e le cose importanti della vita.
Spero ci saranno altri insegnanti come te, che per l’Amore del prossimo e della giustizia hanno saputo resistere al carcere, alla derisione, all’indifferenza. Alla fine del tunnel.. tu ci hai insegnato attraverso il tuo sorriso.. che c’è la luce.
Un abbraccio, e grazie da un figlio
Fabio BARZAGLI
responsabile community www.facebook.com/paternita