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Costume
Turismo, le strategie di rilancio del Sud Italia

Di Eduardo Cagnazzi

Potenziamentodell’appeal turistico del Sud Italia, promozione dei prodotti agroalimentari italiani, supporto ai giovani imprenditori del Mezzogiorno, lotta alla contraffazione e all’Italian sounding. E’ l’iniziativa internazionale messa in campo dal ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo e dall’Isnart, l’Istituto nazionale di ricerche sul turismo del sistema delle Camere di commercio italiane, per promuovere e valorizzare le eccellenze della terra e le attività legate al turismo.

Il progetto, Italian Food Experience, è rivolto agli attrattori turistici delle sei regioni meridionali, i borghi antichi ed alle località di mare che per la prima volta sono in Rete con i ristoranti italiani nel mondo certificati Ospitalità italiana, il marchio che contraddistingue gli ambasciatori a tavola del Belpaese. L’obiettivo del progetto è sostenere la qualità del buon vivere, considerata il fattore vincente nella competizione in un mercato in cui i prezzi tendono a calare. Se in questo quadro la ristorazione è ancora un prodotto vincente nel panorama dell’offerta  generale del Paese, la gastronomia è tra i brand italiani quello che viene percepito per primo. Il progetto dell’Isnart e del Mibact parte da una considerazione di fondo: l’impatto economico del turismo in Italia, secondo l’Osservatorio nazionale delle filiere del turismo di Unioncamere, è stimato a quasi 76 miliardi di euro, il 14% (oltre 10 mld) legati al prodotto agroalimentare, mentre le presenze legate al turismo enogastronomico sono oltre 122 milioni per una spesa che supera i 12 miliardi di euro (16,3% del turismo totale). 

E sempre più marcato sono il ruolo e l’importanza delle produzioni enogastronomiche per l’economia italiana. Nel solo settore turistico la buona tavola ha generato in Italia oltre 122 milioni di presenze considerando sia i soggiorni registrati nella strutture ricettive (46%) che private (54%). Di questi soggiorni il 57% è dovuto al turismo tricolore (circa 69,7 mln di presenze) ed il 43% agli stranieri (52,5 mln). Soggiorni che hanno generato 12,4 miliardi di euro di consumi sui territori. Sempre secondo Unioncamere, la spesa media giornaliera pro-capite del turista enogastronomico si attesta a 56,75 euro per l’alloggio e a 76,52 euro per le altre spese effettuate sul territorio. Gli stranieri spendono invece qualche cosa di più, oltre 80 euro. Da qui il progetto di Isnart e Mibact di mettere insieme l’eccellenza della produzione certificata e la promozione turistica dei territori attraverso un’azione promo-commercializzazione off e on line in dodici Paesi europei (Regno Unito, Svezia, Danimarca, Germania, Belgio, Olanda, Francia, Svizzera, Spagna, Repubblica Ceca,Polonia  e Bulgaria) con al centro un’unica strategia: incrementare le presenze turistiche nel Sud del Paese per sviluppare occupazione e ricchezza.


 

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turismo rilancio sudturismo sud italia rilancio





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