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Weinstein, spunta un'altra vittima italiana: mi stuprò nel 2013. E Tarantino..

La donna ha raccontato che Weinstein, dopo averle ripetuto quanto fosse potente e averle suggerito di non ingaggiare una 'guerra' contro di lui, la affferro' "per i capelli e costrinse "a fare qualcosa che non volevo. Mi ha trascinata in bagno e violentata". Dopo la violenza, Weinstein si sarebbe comportato "come se nulla fosse successo". "Mi ha fatto i complimenti per la mia bellezza e mi ha detto che avrei potuto lavorare a Hollywood". L'attrice italiana ha raccontato di quanto le faccia ancora male ricordare quell'episodio: "Mi ha fatto sentire come un oggetto, come se non valessi nulla, e' stata la peggior cosa che mi fosse mai successa". Dopo l'episodio Weinstein la invito' alle feste organizzate a casa sua, a cui lei pero' rifiuto' di partecipare. La vittima ha spiegato di aver trovato il coraggio di denunciare grazie all'aiuto datole dalla figlia. "Una settimana dopo lo scoppio del caso Weinstein", ha raccontato l'attrice, "mia figlia mi ha rivelato di essere stata molestata da un ragazzo per 7 mesi. Per consolarla le ho raccontato quanto successo a me, e l'ho spinta a denunciarlo alla polizia. Lei mi ha invitato a fare lo stesso". Ora e' pentita di non aver denunciato subito il produttore, ma all'epoca dei fatti era "troppo spaventata" per farlo. Si limito' a confidarsi con un prete, un amico e la balia.

 

Weinstein: Tarantino confessa, sapevo ma non ho fatto nulla

 

Quentin Tarantino, il regista piu' legato al produttore Harvvey Weinstein, ha confessato di aver saputo da decenni delle accuse di molestie sessuali contro il suo 'benefattore' (produsse i suoi successi "Le Iene", "Pulp Fiction" i due "Kill Bill", "Inglorious Bastards" ed anche il piu' recente "The Hateful Height") ed ora si vergogna di non aver fatto nulla, neanche di aver smesso di lavorare per lui. "Sapevo abbastanza da fare di piu' di cio' che ho fatto. Non erano cose riferite. Sapevo di almeno un paio di questi espisodi direttamente. Avrei voluto prendermi la responsabilita' di quanto avevo saputo e se lo avessi fatto avrei dovuto smettere di lavorare con lui", ha dichiarato il regista. Peraltro Tarantino ha l'aggravante che una delle donne molestate da Weinstein e che si vide stroncare la carriera fu Mira Sorvino con cui era stato fidanzato al tempo delle avances sessuali del produttore.

 

Tarantino deve molto a Weinstein che nel 1992 distribui' "Le Iene" solo 3 anni dopo, nel 1995, quando usciva con Mira Sorvino, lei gli racconto' che non molto tempo prima Weistein l'aveva massaggiata contro la sua volonta e che gli diede la caccia nella sua stanza d'hotel. "Ero scioccato e sconvolto. Non potevo crederci ma pensavo che all'epoca Weinstein fosse particolarmente preso, infatuato da Mira" e a differenza di altre attrici, il problema si risolse proprio perche' l'attrice si era fidanzata con lui. Ma nel corso degli anni, scrive il New York Times, Tarantino ammette di aver saputo di prima mano da altre attrici di altri episodio di molestie. In un caso era una sua amica e lui ne chiese conto a Weinstein che offri' alla donna "scuse deboli". Lo stesso regista sapeva che Rose McGowan aveva raggiunto un'intesa per un episodio di molestie sempre in un hotel, anche se recentemente McGowan ha accusato Weinstein di stupro. Tarantino ha dichiarato di aver cercato di contattare l'amico piu' volte da quando il 5 ottobre dopo lo scoop del New York Times lo scandalo scoppio' ma di non aver mai ricevuto risposta. (AGI) Gis

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