News
Abusi sui minori, il Vaticano avverte: “La Chiesa deve attrezzarsi per essere più sicura, ma le diocesi non collaborano. Troppi i tabù culturali”
La Commissione pontificia per la tutela dei minori, nel Rapporto che è stato presentato oggi in Vaticano, "rileva una notevole resistenza culturale in Italia nell'affrontare gli abusi”

Prete
Abusi sui minori, Vaticano accusa: «Molte diocesi non collaborano, serve una Chiesa più sicura»
La Commissione pontificia per la tutela dei minori, nel Rapporto che è stato presentato oggi in Vaticano, "rileva una notevole resistenza culturale in Italia nell'affrontare gli abusi. I tabù culturali possono rendere difficile per le vittime/sopravvissuti-e e per le loro famiglie parlare delle proprie esperienze e denunciarle alle autorità". In aggiunta, viene messa in risalto la parziale collaborazione della Chiesa italiana alla ricerca del Vaticano: "Il questionario quinquennale della Commissione sulla tutela ha ricevuto risposta da 81 diocesi delle 226 appartenenti alla Conferenza" episcopale italiana.
Per debellare il grande male degli abusi nella Chiesa bisogna rimanere vicino alle vittime. Così ha dichiarato il presidente della Commissione pontificia per la tutela dei minori, mons. Thibault Verny, durante la conferenza stampa di presentazione del Rapporto annuale. "Camminando al fianco di vittime e sopravvissuti, abbiamo acquisito la profonda convinzione che la strada verso una cultura della protezione non è semplicemente per le vittime e i sopravvissuti, ma con loro. Questo cammino di conversione richiede che ci lasciamo raggiungere da ciò che ascoltiamo. Pertanto, la Commissione si impegna a dire a vittime e sopravvissuti: 'Vogliamo essere al vostro fianco'", ha affermato il presidente.
"Impegnarsi in una missione di ascolto e in un approccio più ampio alla protezione richiede che la Chiesa sia professionalmente attrezzata e segua quadri di protezione chiaramente spiegati. Le nostre misure di prevenzione e supporto per vittime e sopravvissuti devono essere supportate da strutture stabili, accessibili e informate sui traumi", ha concluso mons. Verny.
"Ascoltare vittime e sopravvissuti è il primo passo verso la realizzazione di una Chiesa più sicura per i nostri figli. Dobbiamo una risposta onesta alle innumerevoli vittime e sopravvissuti, noti e sconosciuti, che hanno avuto il coraggio di lanciare l'allarme sugli abusi, nonostante ostacoli inimmaginabili", ha dichiarato, rivolgendosi a Maud de Boer-Buquicchio, giurista, incaricata del Rapporto Annuale della Commissione vaticana.