Agguato all'ereditiera Pastor. C'è l'ombra della 'ndrangheta
Hélène Pastor, 77 anni, appartenente a una delle più ricche famiglie del principato di Monaco, gli immobiliaristi Pastor, e intima dei Grimaldi, è stata gravemente ferita ieri sera davanti all’ospedale Archet di Nizza, dove era andata per fare visita al figlio. Il suo autista è tuttora tra la vita e la morte, entrambi sono ricoverati in un altro ospedale di Nizza, il Saint-Roch. La loro Lancia Voyager è stata raggiunta da diversi colpi d’arma da fuoco. Si parla di una possibile pista legata alla ‘ndrangheta e al suo espansionismo immobiliare in Costa Azzurra.
L’agguato, eseguito secondo i testimoni da due persone che poi si sono allontanate «tranquillamente», secondo la Polizia giudiziaria sarebbe legato ai ripetuti allarmi sui tentativi di innesto delle organizzazioni criminali «transalpine» (dal punto di vista francese, cioè «cisalpine» secondo quello italiano) in Costa Azzurra. In particolare, uno di questi allarmi riguardava le mire espansionistiche della ‘ndrangheta calabrese sulle regioni frontaliere e sul nizzardo. Non viene però nemmeno esclusa l’ipotesi che il bersaglio dell’attentato fosse l’autista, che avrebbe precedenti. Anche se gli inquirenti sottolineano che la vettura ha subito i maggiori danni dal lato del passeggero.
D’altro canto nel 2012 il governo sciolse il consiglio comunale di Ventimiglia, ultima città prima del confine, per infiltrazioni da parte delle ‘ndrine, e pochi mesi prima era toccata la stessa sorte a Bordighera, pochi chilometri più in là. Ad aprile di quest’anno, poi, uno dei latitanti italiani più pericolosi, Antonio Lorusso - del clan camorrista dei Lorusso di Napoli - era stato catturato proprio a Nizza e poi estradato.