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Cronache
"Agro-Social: seminiamo valore", quando la terra dà buoni frutti ai più deboli

Sono “Recto verso”, dell’azienda agricola SS. Annunziata in provincia di Livorno, e “Il grande ritmo del tempo” di Terni, che coinvolge persone con fragilità fisica e psichica, i progetti vincitori di Agro-Social: seminiamo valore promosso da Confagricoltura e Jti Italia. I progetti sono in linea con la mission dei promotori: agricoltura, patrimonio di risorse e competenze, protagonista dello sviluppo di attività imprenditoriali e di crescita sostenibile dei territori, al centro dei progetti di inserimento sociale e lavorativo dei soggetti più deboli.

Il bando, che ha ricevuto la candidatura di numerose idee progettuali di qualità provenienti dai territori coinvolti di Toscana, Umbria, Veneto e Campania, è nato con l’idea di stimolare la creazione di opportunità e nuovi modelli di sviluppo per le comunità locali rurali del Paese sostenendo progetti concreti di impresa, sostenibilità e solidarietà su cui oggi è necessario puntare per generare valore, benefici e servizi.

Ad aggiudicarsi il primo e il secondo premio sono stati l’azienda agricola SS. Annunziata per il progetto “Recto Verso” (nella foto) a favore dei detenuti che hanno scontato la pena, e l’Associazione Cenci - Casa Laboratorio di Terni per il progetto “Il grande ritmo del tempo”, che coinvolge persone con fragilità fisica e psichica.

 Selezionati da una giuria di esperti, ricevono rispettivamente 40mila e 30mila euro per la loro capacità di coniugare innovazione e sostenibilità a 360°. Ad accomunarli il valore del territorio che diventa luogo in cui persone, processi sociali, culturali e produttivi si incontrano.

“Il nostro Paese -ha ricordato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti- è leader in Europa per l’agricoltura sociale. Confagricoltura ha sempre creduto al ruolo determinante del settore nel contesto sociale ed economico. In questo momento storico poi, così delicato per l’Italia, siamo convinti della necessità di investire in questo modello di sviluppo virtuoso e competitivo, che permette di coniugare le politiche del welfare con la produttività e la salute”.

Tutti i progetti finalisti hanno avuto a disposizione durante la precedente fase di tutoraggio un paniere di esperienze, suggerimenti, competenze al loro servizio che daranno modo di dimostrare nel tempo come inclusione sociale, sostenibilità ambientale e visione imprenditoriale possano davvero coesistere e generare una società più capace di adattarsi alle sfide di oggi. L’obiettivo, in linea con il Piano di ripresa e resilienza del governo, è di contribuire alla riduzione del divario economico e sociale, creare occupazione, sostenere la transizione verde e migliorare la capacità di ripresa dell’Italia.

“E’ arrivato il momento di prendere atto che non può esserci crescita se non si garantiscono sostenibilità economica, sociale e ambientale. In questa visione rientra il nostro impegno pluriennale per supportare un comparto strategico della produttività del Paese e stimolare le capacità innovative che il territorio stesso può esprimere -ha sottolineato Gian Luigi Cervesato, presidente e amministratore delegato di Jti Italia. “Per portare a casa la sfida alle disuguaglianze serve un dialogo costante tra tutti gli attori della società. Questo progetto realizzato con Confagricoltura ne è un esempio: solo insieme possiamo trovare le migliori soluzioni, a partire dal giusto equilibrio che consenta di sviluppare una visione di lungo periodo per ripensare i modelli produttivi e di consumo del futuro”.

 

 

 

 

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