Amazon: dipendenti vendevano dati in cambio di tangenti
Amazon, informazioni personali in cambio di tangenti tra gli 80 e i 2mila dollari. Questo sarebbe stato l'accordo tra alcuni impiegati di Amazon e dei venditori
Amazon: dipendenti vendevano dati in cambio di tangenti
Secondo il Wall Street Journal, il colosso americano dell'E-Commerce, Amazon, starebbe indagando su alcuni impegati che avrebbero dato informazioni personali degli utenti ai venditori in cambio di tangenti.
L'indagine è iniziata a maggio e riguarderebbe principalmente la Cina.
Pagando cifre comprese tra gli 80 e i 2mila dollari, alcuni venditori avrebbero ottenuto dagli impiegati di Amazon dettagli sulle vendite e sul comportamento degli utenti.
Amazon, informazioni personali in cambio di tangenti da 80mila dollari. Questo sarebbe stato l'accordo tra alcuni impiegati di Amazon e dei venditori
Sempre secondo il Wsj, inoltre, alcuni impiegati con accesso privilegiato ad alcuni particolari sistemi di gestione, avrebbero anche eliminato le recensioni negative dei venditori che ne facevano richiesta.
Altri servizi offerti da questi impiegati comprenderebbero la diffusione delle statistiche sulle ricerche effettuate tramite il motore di ricerca di Amazon, con le parole chiave più efficaci per i singoli prodotti. In questo modo i venditori hanno potuto modificare le descrizioni nelle loro pagine o aggiungere prodotti correlati, in modo da aumentare le probabilità di farsi notare nella pagina dei risultati e vendere qualcosa
Amazon: dipendenti vendevano dati in cambio di tangenti
Un portavoce di Amazon ha confermato che l'azienda sta indagando sulla vicenda e che ha messo a punto sistemi per gestire più severamente l'accesso ai dati da parte dei suoi clienti: "La violazione del nostro codice comporta sanzioni legali e penali, compreso il licenziamento"
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