Angela Celentano, crolla la pista messicana

Tutta una bufala. Quella pista dall'altra parte del mondo, in Messico, che aveva fatto sperare i genitori di Angela Celentano, la bimba scomparsa nel nulla il 10 agosto del 1996 durante un picnic sul monte Faito, non è altro che l'imbroglio di un mitomane.
La foto di Celeste Ruiz ritrae infatti un'amica del figliastro del magistrato di Acapulco, che non si sa ancora perché ha voluto alimentare il caso contattando la sorella della piccola scomparsa.
Le speranze si erano riaccese tre anni fa, quando sul sito ufficiale della famiglia Celentano compare la scritta: "Sono Angela, sono in Messico e sono felice". Nei giorni successivi la presunta "Angela" torna a farsi viva e chatta con una delle due sorelle della piccola scomparsa, inviandole anche una foto. Quella foto.
I Ris parlano subito di incompatibilità ma la famiglia della piccola scomparsa non vole abbandonare quella tenue speranza. Quando nel 2011 gli scambi di email si interrompono, l'Interpol decide di intervenire per una missone in Messico.
Le ricerche prima sono effettuate a Cancun dove la ragazza dice di trovarsi, poi ad Acapulco da dove partono le email. Il segnale proviene dalla casa di un magistrato, Cristino Ruiz Guzman, e della moglie Norma Hilda Valle Fierro, una dipendente del ministero della Giustizia. Il dna della figlia della coppia non coincide. Infine, gli investigatori scoprono che quella casa è spesso frequentata da uno dei tre figli del primo matrimonio della Valle Fierro: dal figliastro del magistrato. Per i pm non ci sono più dubbi, è lui che ha inviato le email. Ancora non si sa perché.