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Benevento, dietro la strage di famiglia: "Tutti sapevano". Il killer girava nudo e si nascondeva in chiesa
Una tragedia evitabile, i vicini: "Urla continue in quella casa"
Benevento, la depressione del killer e gli episodi in paese: "Tutti sapevano ma..."
Giornata drammatica ieri in provincia di Benevento. Salvatore Ocone, operaio agricolo, ha ucciso in casa la moglie a colpi di pietra, poi è fuggito in auto con i figli Cosimo e Antonia ed è stato rintracciato solo 13 ore dopo. Aveva avuto il tempo e il modo di uccidere anche Cosimo (15 anni); mentre l'altra figlia Antonia (16 anni) è ricoverata in condizioni disperate. Ma questa tragedia di famiglia, stando ai racconti di vicini e conoscenti, si poteva evitare. La gente di Paupisi è sconvolta. Dice il sindaco: "Il nostro è un paese tranquillo, qui non è mai successo nulla del genere. Ho partecipato a una festa in paese, c’erano anche loro due ed erano sereni".
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Ma i social - riporta Il Corriere della Sera - raccontano un'altra storia. "Ocone aveva dato segni di squilibrio". Chi li conosce racconta che quando l’uomo aveva le sue crisi, dovute alla depressione: si nascondeva in chiesa e addirittura una volta "si è denudato in piazza". Negli ultimi tempi - prosegue Il Corriere - c’erano state delle liti. Qualcuno in paese racconta che poche sere fa c’era stata una violenta discussione in strada. Ma nulla che facesse pensare al peggio. D’altronde, racconta un’amica di famiglia, c’erano discussioni come in tutti i nuclei familiari, ma mai episodi di violenza o diverbi accesi. "Sono qui da un anno e sto conoscendo le famiglie un po' alla volta — racconta don Cosimo — non posso dire che conoscessi bene le persone coinvolte".
