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Cronache
Biogas, M5s: "Abbiamo fermato gli incentivi zero"

M5S, SU BIOGAS IN 'CONTRATTO GOVERNO' NOI FERMATO RICHIESTA INCENTIVI SENZA LIMITI 

“Stop al business incentivi pubblici senza limiti sugli impianti a biogas. E’ stato il Movimento 5 Stelle a porre un limite  intelligente nel “Contratto di Governo” a questo business che sta portando alla proliferazione d’impianti senza alcuna logica industriale ed ecologica se non quella speculativa di accaparrarsi incentivi pubblici. Logica speculativa che spesso interessa anche sodalizi criminali” lo dichiara Alberto Zolezzi, vice presidente del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle Camera.

“In risposta all’articolo comparso su Repubblica in data odierna segnalo che in data 16 maggio 2018 durante l’affinamento del testo dell’accordo di Governo fra Movimento 5 Stelle e Lega si parlò di “biometano”, infatti a a pagina 47 del programma della Lega Nord si parla testualmente  di “Incentivi alla produzione di Energia Rinnovabile da centrali biogas”;.”

“ Durante la discussione ha prevalso la volontà del Movimento 5 Stelle di avere maggiori informazioni su questa metodica di gestione dei rifiuti, valutando il ciclo vita degli impianti e della gestione dell’organico per favorire una logica a “km zero” cioè a filiera corta, valutando i reflui prodotti (liquidi da depurare con le ben note criticità della depurazione italiana e solidi da spandere con le falde acquifere con preesistente stato chimico pessimo in buona parte d’Italia proprio per la presenza di nitrati e fosforo in eccesso). Non si parla di incentivi nel contratto di governo. Grazie al Movimento 5 Stelle il testo non incentiva nessuna eventuale associazione criminale più o meno organizzata” spiega Zolezzi. 

“Una volta terminate le sperimentazioni su questa metodica si valuterà come e se procedere- spiega Zolezzi- La filiera corta dei rifiuti è fondamentale specialmente sul compostaggio, è opinabile leggere di richieste di spedizione di organico e percolati di discarica da sud a nord Italia solo sperando in lauti incentivi pubblici che compensino le spese di trasporto e di raffinazione”. 

“Il suolo italiano è in via di desertificazione da Nord a Sud e il carbonio (che verrebbe bruciato con il “biogas”) è prezioso per arricchire il suolo e frenare la desertificazione. Per questo parliamo sempre di compostaggio metodica che costa in bolletta ai cittadini e alle imprese che producono rifiuto organico e verde 20 volte meno del “biometano-biogas” e che è chiaramente meno appetibile per speculatori ed eventuali mafiosi” continua il parlamentare del Movimento 5 Stelle.

“Il tema della cessazione della qualifica di rifiuto si collega a questa discussione, il Ministero dell’Ambiente sta predisponendo i decreti per specifici flussi di rifiuti, non è possibile sdoganare come riciclabile un rifiuto prima di una seria analisi. Mi risulta che anche sul “biometano” ci siano state richieste opinabili per iniziare a incentivare la sua produzione in maniera esagerata. Fino a un decreto del Ministero dell’Ambiente questo non deve essere possibile” conclude Zolezzi

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