Cronache
Borsellino-Crocetta-pm, ci mancherà il commento di Sciascia

È legittima la curiosità su quanto, domani, nel suo editoriale, scriverà sul giallo della presunta frase contro Lucia Borsellino, pubblicata da "L'Espresso" ma smentita dalla Procura di Palermo, il fondatore del settimanale romano e del quotidiano "La Repubblica", don Eugenio Scalfari.
Il noto giornalista e scrittore, 91 anni, calabrese, promosse memorabili campagne di stampa, e alla Camera, da deputato del Psi, contro le intercettazioni telefoniche illegali, da quella dei primi anni 70, in occasione della vicenda Anas-Mancini-Guardia di Finanza, alla più recente, nella quale attaccò quanti avrebbero voluto "mascariare" Giorgio Napolitano.
La vicenda trasse spunto dalle registrazioni delle telefonate tra l'ex ministro dell'Interno, Nicola Mancino, e il consigliere giuridico del Capo dello Stato, Loris D'Ambrosio, scomparso 3 anni fa, proprio al culmine della polemica politica e mediatica. Non potremo, purtroppo, leggere il commento su uno dei tanti episodi della Sicilia, in cui quasi nulla è come appare, firmato da Leonardo Sciascia (1921-1989), che fu molto severo, proprio sulle colonne del "Corriere", con i "professionisti dell'Antimafia".
Tra costoro, lo scrittore di Racalmuto non incluse il giudice Paolo Borsellino, che stimava, e di cui domani sarà rievocato il ventitreesimo anniversario dell'attentato mortale, firmato dai boss di Cosa Nostra, solo 2 mesi dopo l'uccisione di Giovanni Falcone, della moglie e degli agenti della scorta.
Pietro Mancini