Cronache
Buzzi e la segretaria di Marino. Soldi alla Leopolda e al Pd di Renzi

Salvatori Buzzi è stato un ingranaggio cruciale dell'amministrazione romana, sia con la giunta Alemanno che con quella di Marino. Come documentano le intercettazioni del Ros un mese e mezzo prima del ciclone "Mafia Capitale", riportate da Repubblica, aveva grande facilità di accesso al gabinetto del sindaco Ignazio Marino, trattando direttamente con la segreteria.
Per esempio, in quei giorni la grande catena dell'arredamento Leroy Merlin, riprendendo il filo di un negoziato avviato con la precedente giunta di centro-destra, manifesta all'amministrazione capitolina la disponibilità a realizzare un grande punto vendita su terreni concessi dal Comune di Roma nella zona di Ciampino, a ridosso del campo nomadi "La Barbuta". Un investimento che promette indotto e occupazione. In cambio, l'azienda francese, oltre ai terreni, chiede una riqualificazione dell'area per la quale è disposta a investire ulteriori 10 milioni di euro che il Comune deve vincolare a investimenti nel sociale.
Buzzi si dimostra molto interessato, parlando con uno dei suoi soci, Sandro Coltellacci: "Dieci milioni, hai capito? Dieci milioni sul sociale. Sui nomadi, o sugli immigrati, o sugli asili nido o su quel cazzo che vuoi tu. Sono disposti a fare un'Associazione temporanea di imprese. Leroy Merlin, costruttori e noi, che gestiremmo la quota dei 10 milioni". Buzzi prepara un "progetto" che consegna al segretario del Pd romano Lionello Cosentino, durante un incontro il 13 settembre. "Chi è l'assessore che si deve muovere per primo?", chiede Cosentino. "Dovrebbe essere Masini (Paolo, con delega alle periferie- ndr) insieme alla Cutini (Rita, Politiche sociali- ndr)", spiega Buzzi. Cosentino: "Interesso Marino. Gli do un input e ti faccio sapere".
Il 22 settembre alle 12.48 è Silvia Decina, capo della segreteria di Marino, a chiamare Buzzi. I due si danno del tu. La segretaria conferma che al sindaco il progetto è piaciuto "moltissimo. Tanto, ma proprio tanto". A quel punto Buzzi informa Massimo Carminati. e gli suggerisce il "pacco" da rifilare a Comune e Leroy Merlin. "Tu apri un finto cantiere. Poi, una volta che te portano via tutto, gli dici: 'Ma io qui che faccio? Non posso lavora'. Quindi, dammi un altro posto". Insomma, acquisire la licenza di costruire a Ciampino, a ridosso del campo nomadi, per poi scegliersi il posto in cui realizzare davvero le cubature previste dal progetto.
Non solo. Buzzi, come emerge dalle intercettazioni, per partecipare alla cena con renzi ha sborsato 15mila euro per il Pd e 5mila per la Leopolda. Lo dice lui stesso in una telefonata intercettata due giorni dopo l'evento. Si tratta della serata di raccolta fondi del Pd organizzata da Matteo Renzi la sera del 7 novembre 2014 al Salone delle Tre Fontane di Roma. Oltre ai 15mila euro versati al Pd, ci sono 5mila euro versati alla Fondazione Open, cassaforte personale del premier. In tutto, insomma, 20mila euro.