Cronache
Camorra, donne ai vertici dei clan: 11 fermi

La polizia a Napoli ha eseguito 11 decreti di fermo di pm nei confronti di elementi della 'famiglia' Buonerba, conosciuti come 'i cappelloni' e legati al clan Mazzarella. I reati contestati vanno dall'associazione a delinquere di stampo mafioso all'omicidio, tentato omicidio, detenzione e porto d'armi, reati questi aggravati da metodo mafioso. Le indagini riguardano gli episodi di sangue e spari in strada accaduti in questi ultimi mesi nel quartiere di Forcella, dove c'e' fibrillazione tra i gruppi contrapposti dei Mazzarella e i Sibillo-Giuliano-Brunetti-Amirante per la gestione dello spaccio di droga e le estorsioni. Tra gli 11 arrestati su mandato della Direzione distrettuale antimafia, anche mandanti ed esecutori dell'agguato a Salvatore D'Alpino, nel quale fu ferito Sabatino Caldarelli il 30 luglio scorso, e i sicari che il 9 agosto hanno tentato di uccidere Giuseppe Meolo.
La Direzione distrettuale antimafia di Napoli ha coordinato l'indagine della squadra mobile della questura di Napoli e del servizio centrale operativo che ha monitorato l'ascesa a Forcella del gruppo camorristico facente capo a Gennaro Buonerba, 23 anni, la contrapposizione armata al cartello rivale, che capo ai fratelli Sibillo, Pasquale latitante ed Emanuele ucciso in un agguato, e la loro capacita' di tessere alleanze con esponenti apicali di clan confinanti. Destinatario del fermo, infatti, anche Salvatore Sequino, 41 anni, esponente apicale dell'omonima cosca nel confinante rione Sanita'.