Gallitelli-Arma, Affari solleva il caso. E il M5s presenta un'interrogazione
Come aveva anticipato Affaritaliani.it, Leonardo Gallitelli è rimasto al comando dell'Arma dei Carabinieri anche dopo il 31 ottobre, nonostante la norma sulla P.A. che elimina il trattenimento in servizio dei dipendenti pubblici. E ora due deputati del M5s, Basilio e Artini, presentano un'interrogazione parlamentare sul caso al ministro Pinotti...
Il tutto mentre il vice capo della Polizia, Francesco Cirillo, è stato costretto a lasciare e al suo posto viene nominato il prefetto di Ravenna Fulvio Della Rocca. E, tornando all'Arma, il generale Emanuele Saltalamacchia (anello di congiunzione tra Renzi e Gallitelli) è tornato a Firenze con l'incarico di Comandante della Legione Carabinieri Toscana, proprio a casa del buon Matteo...
IL CASO/ Arma, il 31 ottobre è passato ma Renzi lascia tutto com'è |
BASILIO e ARTINI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90 convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, prevede, all'articolo 1, comma 2, che i trattenimenti in servizio in essere alla data di entrata in vigore della legge sono fatti salvi fino al 31 ottobre 2014 o fino alla loro scadenza se prevista in data anteriore;
per effetto della predetta disposizione, i dipendenti pubblici già in età di pensionamento non potrebbero essere trattenuti in servizio e, con essi, gli ufficiali militari che beneficiano del richiamo in ausiliaria;
da notizie provenienti da organi di stampa, sembrerebbe che l'Arma dei carabinieri non abbia ancora dato attuazione al divieto di trattenimento in servizio di taluni ufficiali;
in particolare, fonti giornalistiche riferiscono che il generale Leonardo Gallitelli, formalmente in pensione dal 9 giugno 2013, non solo non abbia ancora cessato di ricoprire la carica di comandante generale dell'Arma dei carabinieri alla data del 31 ottobre 2014, ma sia addirittura in procinto di ottenere una «proroga» della durata del prestigioso incarico fino al giugno del 2015;
il divieto del trattenimento in servizio, così come concepito dalla legge n. 114 del 2014, risponde alla logica di garantire un ricambio, anche generazionale, negli organici delle pubbliche amministrazioni, ivi comprese le Forze armate –:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se gli stessi trovino riscontro;
quali iniziative ritenga opportuno adottare al fine di garantire una piena applicazione del divieto del trattenimento in servizio degli ufficiali in età di pensionamento. (4-06803)