Caso Ragusa, gli ultimi scontrini. Una fuga premiditata?
La lista della spesa che Roberta Ragusa stava compilando la sera della scomparsa è sotto la lente degli inquirenti.
I primi prodotti che il giorno successivo avrebbe dovuto acquistare sono segnati con una penna blu mentre l’ultimo con una penna nera. Come mai? Che stesse organizzando la sua fuga? Un rompicapo per i magistrati.
La grafia è certamente la sua, e non è un mistero che Roberta stesse offrendo per la sua situazione matrimoniale. Già nell'agosto 2011 scriveva sul suo diario a proposito del marito: "Ha detto una bugia, ha un'amante". Il giallo, insomma, è tutto da risolvere.
Intanto continuano le indagini del corpo della donna scomparsa un anno fa da Gello di San Giuliano Terme.
I militari hanno ispezionato alcune parti del complesso residenziale di proprietà dei Logli, famiglia del marito. Mentre si sospetta che un femore, trovato in mare al largo di Livorno, possa appartenere a Roberta. Fino ad ora tutti i sospetti si sono concentrati sul martito che, secondo gli inquirenti, avrebbe ucciso Roberta la sera stessa della sua scomparsa.
Si è cercato anche in un capannone adibito a magazzino posto sul retro della casa e anche in altre pertinenze di proprietà della famiglia Logli, nel complesso residenziale di via Ulisse Dini a Gello di San Giuliano Terme dove viveva Roberta Ragusa.