Cei, Bassetti nuovo presidente. Succede a Bagnasco - Affaritaliani.it

Cronache

Cei, Bassetti nuovo presidente. Succede a Bagnasco

Gualtiero Bassetti è il nuovo presidente della Cei. Bagnasco: "Grande onore servire la Chiesa"

Cei, Bassetti nuovo presidente. Succede a Bagnasco


Il cardinale Gualtiero Bassetti è il nuovo presidente della Cei. L'arcivescovo di Perugia, che ha compiuto i 75 anni e che lo scorso 27 aprile è stato prorogato nell'incarico da papa Francesco, è la nuova guida della Conferenza Episcopale Italiana. Lo ha annunciato il presidente uscente della Cei, Angelo Bagnasco al termine della messa celebrata nella Basilica di San Pietro. "Adesso ho l'onore e il piacere di comunicare che il Santo Padre ha nominato il cardinale Bassetti presidente della Conferenza Episcopale Italiana", ha detto Bagnasco prima di impartire in San Pietro la benedizione finale ai suoi confratell


Cei, Bagnasco: Grande onore servire la Chiesa, ho fatto il meglio per la Cei


"Cari Amici, grazie per avermi permesso di presiedere questa Eucaristia: è un grande dono. E grazie per l'esempio, la parola saggia, l'amore alla Chiesa, che in questi dieci anni ho sempre visto in tutti e in ciascuno". Con queste parole il cardinale Angelo Bagnasco si è rivolto ai vescovi italiani che hanno concelebrato con lui in San Pietro, all'inizio della terza giornata dei lavori della 70esima Assemblea della Cei.

"Come ho già detto - ha sottolineato Bagnasco - è stato per me un grande onore e una grande grazia poter servire, come meglio ho saputo, la nostra Conferenza che ha il dono di un legame unico con il Vescovo di Roma, il Papa. Insieme abbiamo servito le nostre Chiese e il nostro amato Paese"


Cei: Bagnasco, la Chiesa italiana non deve temere i fallimenti


Nell'omelia della messa celebrata in San Pietro con tutti i vescovi italiani, il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, si e' soffermato nell'omelia sull'episodio di San Paolo all'Aeropago di Atene, dove l'Apostolo volle pronunciare "la parola piu' forte, decisiva e rischiosa per il predicatore" cioe' l'annuncio della Risurrezione, e dovette constatare "il fallimento immediato e bruciante, accompagnato dall'ironia!". Ma, ha spiegato, Paolo "si spinge al largo e confida. Non si lascia intimidire: sa che la sua missione e' predicare a tutti senza cercare di compiacere: non cerca il consenso e il plauso, e' fedele alla verita' ricevuta. Il resto e' di Dio. Tiene conto della situazione concreta dell'uditorio non per blandire gli uditori, ma per trovare l'appiglio, il punto di partenza. E lo trova nell'ara con l'iscrizione 'al dio ignoto'. Riconosce la religiosita' diffusa anche se confusa di quegli ascoltatori incuriositi o annoiati che lo ascoltano. E da quel punto parte per delineare alcuni tratti del Dio dell'universo: egli e' il creatore, la vita, la liberta'. E' trascendente e vicino, e' vicino ma non banale; e' una vicinanza che si fa addirittura compagnia, anzi ci entra dentro in modo unico, poiche' 'in lui viviamo, ci muoviamo, esistiamo'! Ad ogni frase, la sua voce aumenta, come una vela al largo gonfiata dal vento, e l'orizzonte si allarga a dismisura, ma nello stesso tempo non si allontana dall'esistenza anzi l'abbraccia, e dona una prospettiva che vince ogni solitudine e disperazione".