Che questa quarantena si trasformi in vera Quaresima...
Una potenza che non cessa mai
Di Marco Palmisano, Presidente Club Santa Chiara
Lo spettacolo che a fine marzo la natura ridona a tutti noi è causa di gioia e letizia. Motivo di conforto non solo per il corpo ma anche per lo spirito.
E cosi mentre ci accingiamo a vivere quest’ultime due settimane di Quaresima in quarantena, dal profondo del cuore sgorga spontaneo un bisogno di vita buona per noi, per tutti i nostri cari e per il mondo intero.
Sarà un caso, ma questa storia del coronavirus ci ha reso tutti un po’ più buoni, o almeno più seri e attenti alle cose che contano. E forse era proprio questo che il destino voleva: il ritorno alla gratitudine e allo stupore, di fronte alla potenza della creazione che innanzitutto vive in noi, nella natura e in ciascuna delle altre persone. Una volta si chiamava rispetto.
Poco più di una settimana e poi pare che l’incubo inizierà a dissolversi.
Stiamo quindi a casa per deporre definitivamente ogni virus; anche quello della paura, dell’egoismo e della pretesa autonomia da Dio e dal creato, e riprendiamoci la corona, si quella del Rosario, segno che la vita dell’uomo non è in mano nostra ma di Colui che come la dona può anche toglierla, ma che a chiunque chiede, risponde con vita nuova. Grazie quindi a Papa Francesco per la storica Indulgenza plenaria offerta per il mondo intero e impariamo anche noi a pregare.
E che questa quarantena si trasformi allora in vera Quaresima, ancora pochi gg di sacrifici offerti liberamente al Signore, per il bene nostro, dei nostri cari, dell’Italia e del mondo intero. E presto sarà Pasqua, una vera Pasqua di vita e di resurrezione, mai attesa come ora. Sperando che la lezione questa volta sia bastata. E poi di nuovo tutti al lavoro, con maggior lena, uniti e più rispettosi degli altri e di noi stessi. Una nuova era è alle porte. Ora et labora.
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