Consip, Lorenzini: da Russo contributo a società della madre di Renzi - Affaritaliani.it

Cronache

Consip, Lorenzini: da Russo contributo a società della madre di Renzi

Consip, il sindaco Lorenzini e la fattura della Eventi 6 (società della mamma di Matteo Renzi)

Il sindaco uscente di Rignano sull'Arno, Daniele Lorenzini, ricandidato alla poltrona con una lista civica contrapposta al Pd, ha mostrato in una conferenza stampa la fattura con cui un contributo di diecimila euro e' finito alla Eventi 6, la societa' di Laura Bovoli, moglie di Tiziano Renzi e madre dell'ex premier Matteo. "Tutto e' regolarmente depositato in Corte d'Appello", ha detto Lorenzini, ricostruendo il percorso "regolare" del finanziamento "propiziato" da Carlo Russo, l'imprenditore di Scandicci indagato con Tiziano Renzi per la vicenda Consip. Dal Pd nazionale, il contributo era stato girato al Pd regionale e quindi destinato a Lorenzini, candidato alle elezioni regionali. Denaro poi fatturato alla Eventi6, che aveva seguito la campagna di comunicazione. Ma Lorenzini ha precisato di non aver mai incontrato Russo, replicando cosi' alle accuse, avanzate dall'assessore renziano Roberto Bargilli in un'intervista al Corriere della Sera, di aver preso soldi dal misterioso faccendiere del caso Consip. Del caso si e' interessato anche il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, che ha presentato un'interrogazione.

 

Consip: 'Eventi 6' chiede i danni a consigliere regionale Fdi

 

La Eventi 6, societa' della famiglia Renzi, ha dato mandato all'avvocato Luca Mirco di intentare una causa di risarcimento danni al consigliere regionale toscano di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, e lo "sfida" a rinunciare alla sua immunita' per "dimostrare anche in sede penale la fondatezza delle sue affermazioni". L'oggetto del contenzioso sono le dichiarazioni rese da Donzelli a proposito del finanziamento da diecimila euro che il sindaco uscente di Rignano sull'Arno, Daniele Lorenzini, ha fatturato alla Eventi 6. "Ancora una volta - si legge in una nota della Eventi 6 - spiace dover leggere dichiarazioni cosi' tanto fuorvianti la verita' da parte di chi sa bene che puo' permettersi il lusso - a pochi riservato - di non assumersi alcuna responsabilita' di quello che afferma. Come gia' accaduto in un caso precedente, il signor Donzelli, dopo aver sostenuto affermazioni diffamatorie nei confronti del signor Tiziano Renzi e dopo averlo sfidato pubblicamente a querelarlo, quando e' stato convocato innanzi all'Organismo di Mediazione (condizione di procedibilita' per intentare nei suoi confronti una causa per risarcimento danni), si e' trincerato dietro il privilegio dell'immunita' di cui gode in forza di una legge della regione toscana che lo tutela nella sua funzione di Consigliere. Eventi6 nel caso di specie, ritenuta un'altra volta colma la misura, ha dato mandato all'avvocato Luca Mirco di intentare una causa di risarcimento danni nei confronti del Consigliere, sperando che questa volta rinunci al suo privilegio e alla sua immunita' decidendo di dimostrare nei fatti e nelle sedi a cio' deputate la veridicita' di quanto detto. Laddove decidesse di rinunciare all'immunita' entro tre mesi - conclude la nota - sarebbe messo nella condizione di dimostrare anche in sede penale la fondatezza delle sue affermazioni".

 

Consip: M5S, soldi da Russo a societa' famiglia Renzi? Gravissimo

 

"L'attuale sindaco del Pd di Rignano sull'Arno, Daniele Lorenzini, afferma di aver ricevuto durante l'ultima campagna elettorale un contributo di circa 10 mila euro da parte del Partito democratico, tramite una societa', la Securtak, riconducibile a Carlo Russo, l'imprenditore farmaceutico coinvolto nell'inchiesta Consip e amico della famiglia Renzi". E' quanto affermano in una nota i deputati M5S della commissione Affari costituzionali, che aggiungono: "Questi 10 mila euro, successivamente, sempre secondo quanto afferma Lorenzini, sarebbero stati versati alla societa' 'Eventi 6', di proprieta' della famiglia Renzi. Se fosse vero che ci fu un passaggio di soldi dal Partito democratico, via Securtak tramite Carlo Russo, alla societa' 'Eventi 6', di proprieta' della famiglia Renzi, sarebbe un fatto gravissimo. Perche' il Pd di Rignano sull'Arno, quando bisognava depositare i resoconti delle spese sostenute in campagna elettorale, disse al mandatario di chiamare Carlo Russo?. In sostanza, quindi - proseguono gli esponenti pentastellati - il Pd di Matteo Renzi avrebbe finanziato, tramite Carlo Russo, la campagna elettorale del candidato del Pd a Rignano, e poi questi soldi sarebbero finiti nelle casse della societa' della famiglia Renzi. Un giro d'affari e d'interessi a dir poco opaco, con dei meccanismi poco chiari e trasparenti. I vertici del Pd, Matteo Renzi in particolare, e Tiziano Renzi, non hanno nulla da dire?", concludono.