Coronavirus, Cna Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto: stop alle restrizioni
L'appello alla politica italiana affinchè si riportino le Regioni alla normalità. Parolo: "Allargare l'orizzonte dei provvedimenti presi oltre le zone rosse".
Emergenza Covid 19, “no a nuove misure restrittive come quelle che stanno in ginocchio il tessuto produttivo dell’Italia e dunque l’economia del Paese. L'attività delle Regioni va portata quanto prima alla normalità”. È una richiesta unitaria quella che arriva a tutte le istituzioni, dal governo ai presidenti di Regione, da parte delle tre Cna di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. I rappresentanti del mondo dell'artigianato nei giorni scorsi hanno dato vita a una task force con l'obiettivo di creare, pur nell’emergenza, un coordinamento che ora chiede un'inversione di rotta anche dal punto di vista della narrazione. “Nelle nostre Regioni si cerca di lavorare e andare avanti a produrre, nonostante tutto -è il messaggio- no dunque a ulteriori limitazioni e sensazionalismi che contribuiscono a dare un'idea sbagliata dei nostri territori”.
Il presidente di Cna Lombardia, Daniele Parolo, segnala il conclamarsi di un clima di allarme da temperare con lucidità e razionalità, “Perché -dice- non possiamo permetterci una paralisi economica che sta investendo le Regioni più produttive del Paese: le tre Regioni e il governo centrale dovranno necessariamente mettere in campo fondi strutturali e misure per incentivare, in modo diretto ed indiretto, le micro e piccole imprese, al fine di reinnescare un percorso di ritorno alla crescita. Auspichiamo che il governo aumenti l'intensità e allarghi gli orizzonti dei primi provvedimenti presi ben al di là delle zone rosse”.
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