Coronavirus, Eni mette a disposizione il super computer HPC5 per la ricerca
Il sistema di supercalcolo HPC5 è il più potente al mondo a livello industriale
Coronavirus, Eni mette a disposizione il super computer HPC5 per la ricerca
L'emergenza Coronavirus in Italia continua, da Eni arriva un grosso aiuto per la ricerca. Ha messo a disposizione il suo super computer, il sistema di supercalcolo HPC5, considerato il più potente al mondo a livello industriale. Eni - si legge sul Corriere della Sera - collaborerà al progetto europeo Exscalate4CoV, la cordata guidata dall’azienda biofarmaceutica Dompé, che aggrega istituzioni e centri di ricerca di eccellenza in Italia, tra cui il Cineca di Bologna, e altri Paesi europei per individuare i farmaci più sicuri nella lotta al coronavirus. Il colosso petrolifero guidato da Claudio Descalzi ha deciso di mettere a disposizione il sistema di supercalcolo HPC5, il più potente al mondo a livello industriale, e le proprie competenze di modellazione molecolare.
"Dobbiamo mobilitare tutte le risorse disponibili per vincere la sfida che abbiamo davanti", ha detto Descalzi. Eni lavorerà con il Cineca: il team congiunto effettuerà la simulazione dinamica molecolare di proteine virali ritenute rilevanti nel meccanismo di infezione da Covid-19, per identificare, mediante l’impiego di banche dati contenenti 10mila composti farmaceutici noti, quelli più efficaci. Poi sarà sviluppata un’attività per la ricerca di nuove molecole specifiche anti-virali attraverso lo screening di miliardi di strutture.
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