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Cronache
Coronavirus,giovani in terapia intensiva? I ricercatori del Sud: “Tutto falso”
(fonte Lapresse)

“Moltitudini di giovani in terapia intensiva a causa del Covid? Non è vero, nego questa notizia. Io e i miei colleghi ci siamo fatti un giro negli ospedali del Sud e il fatto non risponde a verità”. Pasquale Bacco, ricercatore presso Meleam, medico che ha svolto analisi su migliaia di italiani per testare quanti di essi erano già entrati in contatto con il virus, nonché medico legale, smentisce le notizie apparse nell’ultimo mese sui media. Ovvero, i ricoveri di  giovani nei reparti di terapia intensiva causa Covid, che  hanno fatto il giro della penisola: Padova, Napoli, Foggia, Roma. Già lo Spallanzani aveva negato la presenza della misteriosa “ventenne romana” in terapia intensiva, ribadendo che tutti i pazienti provenienti dai cluster di Porto Rotondo erano ricoverati in regime ordinario  in buone condizioni e non necessitavano di alcun supporto respiratorio.

Il direttore del Cotugno di Napoli, Maurizio Di Mauro, ha detto che in data 25 agosto “sono 12 i ricoveri in terapia sub intensiva (su una disponibilità di 8 posti letto) e 2 i pazienti in terapia intensiva di cui 1 intubato”. Ma non sono giovani.  “Si tratta di persone molto anziane che hanno altri fattori di morbilità seri e pertanto sono in rianimazione al di là del Covid”. Qualcuno è passato alle denunce per false notizie: l’assessore alla sanità della Regione Sicilia, Ruggero Razza, ha avviato azione legale contro il giornale online Meteo.it per aver diffuso la notizia di un affollamento di giovani in terapia intensiva negli ospedali della regione. “Una menzogna, non è vero, sono criminali” e il commento di Razza come lo riporta il giornale Il Desk e come appare tra l’altro sul profilo Facebook dell’assessore.

Il sindaco di Castellabbate, Luisa Maiuri, ha querelato il Mattino per aver attribuito il decesso di un cittadino del comune, anziano, causa coronavirus. “Le notizie, apparse in queste ore, che riferiscono del decesso di una persona anziana di Santa Maria di Castellabate, che lascia altri due positivi in famiglia, non corrispondono alla realtà dei fatti. Dall’ASL hanno confermato che non c’è nessun caso di contagio da Covid-19 sul territorio comunale” ha precisato in una nota il sindaco.

 

Dottor Bacco, che ospedali avete verificato?

Mi sono accertato personalmente della situazione all’ospedale di Andria e al Riuniti di Foggia, dove ho tanti colleghi. Ad Andria mi hanno detto di un ultrasettantenne e a Foggia di un ragazzo che aveva un tumore e a scopo precauzionale era stato messo in reparto Covid, mentre la stampa parlava di  quattro ragazzi ricoverati in intensiva in condizioni critiche il 7 agosto al Riuniti. Notizia falsa, non risulta all’ospedale e tra l’altro non emerge dal Bollettino della Regione Puglia.

A Padova, quando Andrea Crisanti dichiarava decine e decine di malati Covid, gli amici medici mi hanno riferito di qualche ricoverato. Ma terapia intensiva non significa intubati. Non è rianimazione. Terapia intensiva significa che il paziente deve essere monitorato sempre sui parametri di base. Non significa che ha il casco in testa, che viene ventilato. Al Cotugno di Napoli, dove sono molto spesso e conosco tutti, non vi erano giovani ricoverati in terapia intensiva per Covid. E anche lì erano state diffuse bugie. Così come la ventenne romana, poi smentita dallo Spallanzani. Come dicevo, terapia intensiva non significa essere intubati. Ormai non si ventila più, hanno capito che la ventilazione profonda uccide le persone e non lo fanno più per questo tipo di patologia.

 

Che cure vengono messe in atto adesso per chi contrae la malattia?

Adesso fanno un protocollo terapeutico,  non più ventilazione.  Non ci si arriva più alla fame d’aria. Adesso si e capito che il problema più grave era legato ai coaguli, per cui vengono dati anticoagulanti come l’eparina e anti infiammatori. A questa fame d’aria dovuta a occlusione dei vasi non  si arriva più. Quei ventilatori non servono a nulla. La ventilazione si fa quando il paziente ha tumori o patologie polmonari importanti.  Adesso il protocollo prevede antinfiammatori, poi antibiotici (perché l’infiammazione potrebbe creare sovra infezione da batteri) e poi anticoagulanti come eparina o simili, che impediscono i coaguli di sangue caratteristici di queste patologie.

La ventilazione superficiale in alcuni casi può essere opportuna, ma anche con polmonite normale. Che le persone soprattutto giovani finiscano in intensiva per Covid è una bugia. Tra l’altro terapia intensiva come dicevo significa verifica continua dei reparti basali, con soggetti vigili, non intubati o da rianimare.

Penso che questa strumentalizzazione sia assurda. Guardiamo al caso Briatore: ha avuto un cancro al rene, la prostatite è una conseguenza abbastanza plausibile. Secondo la nota diffusa dall’ospedale e le stesse dichiarazioni di Briatore, la causa del ricovero è una prostatite. Poi, al tampone rinofaringeo, l’imprenditore è risultato positivo. Eppure la notizia è stata grandemente strumentalizzata.

 

 

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